Il clan mafioso lucano “Martorano – Stefanutti” legato alle cosche Pesce – Bellocco e Grande Aracri
È quando emerso dall’inchiesta conclusa questa mattina dalla Dda di Potenza che ha portato all'arresto di 38 persone
Il presunto clan mafioso “Martorano-Stefanutti” avrebbe avuto contatti con le cosche di ‘ndrangheta dei Pesce-Bellocco di Rosarno e dei Grande Aracri di Cutro. È quanto emerge dall’inchiesta giudiziaria coordinata dalla Dda di Potenza, diretta dal procuratore capo Francesco Curcio, che nella giornata di oggi ha portato all’esecuzione di 38 provvedimenti cautelari, di cui 28 arresti con custodia in carcere, 9 arrestati ai domiciliari e un divieto di dimora nella provincia di Potenza.
Alle indagini hanno partecipato gli agenti delle Squadre Mobili di altri venti capoluoghi di tutta Italia e dei reparti prevenzione crimine di Lazio, Campania, Umbria, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Calabria, di due unità cinofile e di un equipaggio eliportato di Reggio Calabria.
Le accuse a vario titolo sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsioni, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, danneggiamento seguito da incendio ed altro, aggravati dall’agevolazione e dal metodo mafioso. In carcere sono finiti Renato Martorano e Dorino Rocco Stefanutti, presunti esponenti di vertice del sodalizio mafioso, che di recente erano stati scarcerati.