Donna miracolata ad Arghillà: si lancia in un burrone di 60 metri e rimane illesa

Prima tenta di tagliarsi le vene, senza riuscirci. Poi, alla vista dei carabinieri, si lancia da un precipizio di circa 60 metri e rotola giù. Miracolosamente, però, ne esce illesa. Ha dell’incredibile la storia che ha visto protagonista una donna ad Arghillà, quartiere a Nord di Reggio Calabria.

Tutto parte da un problema familiare che porta la protagonista della vicenda ad uscire dalla propria abitazione armata di un coltello, con l’obiettivo di tagliarsi le vene. L’uomo che è con lei in casa la segue, intuendo dove stesse andando ed avvisa immediatamente i carabinieri. Una volta giunti sul luogo indicato, i militari notano la donna con un coltello. Questa, non ritenendo più di poter utilizzare la lama per un gesto di autolesionismo, prende una decisione repentina: lasciarsi cadere da un burrone con una profondità di oltre 60 metri. Evidente come una simile scelta metta subito in apprensione i carabinieri i quali chiamano i vigili del fuoco consci che in fondo a quel precipizio si sarebbe potuto trovare anche un cadavere e non più una donna in vita.

Ed invece, fortunatamente, una volta sopraggiunti i vigili del distaccamento di Villa San Giovanni, la lieta scoperta: la donna è rotolata senza sosta per decine di metri, ma incredibilmente non ha incontrato alcun ostacolo che abbia potuto provocare delle lesioni o altre tipologie di problemi. È letteralmente scivolata giù fino a giungere ad un punto ben preciso, dove poi si è fermata, praticamente illesa se si eccettuano i graffi provocati dal coltello, prima del volo.

I vigili del fuoco hanno poi imbracato la donna e trasportata su una barella, percorrendo circa 400 metri a piedi, prima di giungere in una strada sottostante, nella frazione Salice dove è stata affidata alle cure dei sanitari del 118. Da una prima sommaria visita, pare che la donna non abbia riportato alcuna frattura.