martedì,Aprile 23 2024

Condanna Rosy Canale, il difensore Romeo: «Impugneremo la sentenza di primo grado»

L'avvocato annuncia ricorso e sottolinea paradossi e aspetti tutti da chiarire che caratterizzano l'intera vicenda

Condanna Rosy Canale, il difensore Romeo: «Impugneremo la sentenza  di primo grado»

«Dopo avere revocato il 15 giugno 2014 il mandato difensivo all’avvocato Giancarlo Liberati, Rosy Canale ha dovuto leggere in preda allo sbigottimento il contenuto, ritenuto diffamatorio, del comunicato stampa con il quale, contrariamente al vero, il 17 giugno 2014, lo stesso professionista informava l’Universo di avere rinunciato all’incarico conferitogli nel processo cosiddetto Inganno», dichiara il difensore di Rosy Canale, l’avvocato Oreste Romeo.

«Nella successiva querela del 3 luglio 2014 dalla quale è inopinatamente scaturita l‘imputazione di calunnia, Rosy Canale ha trasferito i fatti che avevano caratterizzato la singolare esecuzione del mandato difensivo a suo tempo rilasciato al citato patrocinatore, ignorando, peraltro, che costui avesse conseguito l’abilitazione nell’accogliente terra di Spagna, particolare che gli precludeva il patrocinio davanti alle magistrature superiori. Davanti al Giudice monocratico del Tribunale di Reggio Calabria, è emerso che la signora Canale ha provveduto al pagamento di rilevanti emolumenti al professionista, il quale, peraltro, aveva ricollegato, anche per iscritto, sin dal 17 gennaio 2014, la prosecuzione dell’incarico alla corresponsione di somme di danaro che la stessa Canale si era procurata con la vendita di un gioiello di famiglia», prosegue il difensore di Rosy Canale, l’avvocato Oreste Romeo.

«Nel dibattimento celebrato davanti al Giudice di primo grado, hanno pure destato interesse le affermazioni rese dall’avvocato Liberati sotto il vincolo dell’impegno di dire la verità, al punto che la Difesa ne ha chiesto la trasmissione alla Procura della Repubblica, non potendosi escludere la consumazione del grave delitto di falsa testimonianza. La decisione del Giudice di primo grado sarà oggetto di formale impugnazione e di essa ci si occuperà tra quarantacinque giorni, il tempo richiesto per il deposito della motivazione», prosegue ancora il difensore di Rosy Canale, l’avvocato Oreste Romeo.

«Intanto, va dato atto della richiesta di assoluzione di Rosy Canale avanzata il 12 maggio scorso dal Pubblico Ministero, a conclusione del dibattimento, trattandosi di un dato significativo che rafforza il convincimento di una condanna sensibilmente distante dalla regola dell’al di là di ogni ragionevole dubbio. Al pari del mancato riconoscimento della provvisionale in favore della parte civile, che ha pure lasciato traccia scritta di un paradosso, avendo trasformato in un successo l’annullamento pronunciato dalla Corte di Cassazione su ricorso proposto in sede cautelare dal Pm, non da Rosy Canale», conclude il difensore di Rosy Canale, l’avvocato Oreste Romeo.

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