mercoledì,Aprile 24 2024

Reggio, Rione Marconi sempre più terra di nessuno

Procede la costruzione di un manufatto abusivo e fogliame viene abbandonato accanto ai cassonetti per i rifiuti solidi urbani della popolazione residenza. Tutto avviene indisturbatamente, nonostante le segnalazioni della cittadinanza

Reggio, Rione Marconi sempre più terra di nessuno

Sono andati avanti i lavori di edificazione abusiva in un alloggio popolare del Rione Marconi di Reggio Calabria. Da marzo ad oggi, la parete esterna è stata intonacata e si intravede anche una tenda alla finestra. Eppure già nei mesi scorsi, il Comune e la polizia Locale erano state avvertiti dell’abuso in atto. Il triste risultato è stato un’inspiegabile (l’ennesima) inerzia istituzionale che nei meandri di iter lunghi e farraginosi, non giunge alla risoluzione della questione. Nonostante tre controlli della Polizia Locale, il sequestro del manufatto e l’accertamento di due violazioni dei sigilli, con denuncia all’autorità giudiziaria di persona identificata, ciò che salta agli occhi è che i lavori proseguono senza che alcun segnale forte, a chi persevera nel praticare illegalità in un quartiere così difficile, venga dato con fermezza e risolutezza.

Di nuovo una discarica a cielo aperto

Si conferma terra di nessuno questo Rione Marconi del cuore della zona sud della città di Reggio Calabria, dove accanto alle pensiline, l’enorme discarica a cielo aperto, la cui nuova formazione avevano già annunciato e denunciato, è già sotto gli occhi di chiunque, autorità comprese.

… e adesso anche il fogliame

I cassonetti stradali, posizionati per evitare gli accumuli e superare le criticità legate alla raccolta differenziata, dato che non tutti i residenti avevano regolari mastelli, e dunque riservati ai rifiuti solidi urbani della popolazione che abita nel quartiere, continuano a divenire sede impropria di conferimento di ogni genere di rifiuto. Addirittura in questi ultimi giorni, si sta registrando lo scarico notturno, in un quartiere problematico e lasciato anche al buio, di fogliame. I residenti hanno puntualmente e più volte provveduto a segnalare via pec, con tanto di targa del camioncino, e anche telefonicamente questo deposito illegale che si sta ripetendo nel quartiere. «Nonostante le segnalazioni al Comune, alla Polizia locale e ai carabinieri, nessuno è intervenuto», denunciano i residenti.

Alloggi popolari occupati e furti

A ciò si aggiunga la paura di non poter accedere più nella propria abitazione, di rientro da viaggi nei periodi estivi e non solo. Più volte sono stati anche denunciati gli abusi di chi, con minacce e intimidazioni, prevarica ed esercita con arroganza un controllo anche sugli alloggi regolarmente assegnati, gestendoli e occupandoli senza titolo. Non sono mancati quest’estate anche episodi di effrazioni, violazione di domicilio con furti dentro le abitazioni chiuse, perché i legittimi assegnatari si trovavano fuori. Una situazione di insicurezza e disagio più volte denunciata e incomprensibilmente lasciata correre, con la conseguente affermazione dilagante di illegalità e negazione reiterata di diritti essenziali della comunità, costretta da anni a subire queste angherie.

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