Ospedale di Locri, lieto fine per Maria Pia, sottoposta a encefalogramma
Accolto l'appello di mamma Simona: «Vinta una battaglia di civiltà
Si è trovata nell’impossibilità di eseguire un esame di vitale importanza presso l’ospedale di Locri. In questi giorni la sua mamma, la combattiva Simona Coluccio, si è rivolta direttamente al presidente, nonché commissario alla sanità della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
Lo ha fatto con una lettera aperta pubblicata dai giornali in seguito alla quale è stata contattata direttamente dal governatore che le aveva assicurato che a breve la situazione sarebbe stata risolta.
E così è stato. Stamane Maria Pia ha avuto finalmente accesso all’esame di elettroencefalogramma nel nosocomio di contrada Verga.
«Due anni sono troppi, è stata una dura battaglia di civiltà – ha dichiarato Simona Coluccio, che è anche presidente dell’associazione di volontariato Commatre – e fortunatamente oggi siamo arrivati qui. Avremmo potuto rivolgerci ad una struttura privata fuori, per fare l’esame a pagamento, ma le condizioni della piccola non ci avrebbero consentito grandi spostamenti».
L’esame diagnostico da diversi anni non veniva più effettuato in ospedale a causa della cronica carenza di personale nei reparti. E oggi, per la prima volta dopo tanto tempo, un apparecchio di ultima generazione, grazie ad una equipe medica giunta nella Locride da Catanzaro, è finalmente entrato in funzione. La speranza adesso è che tale servizio venga riattivato anche per tutti gli altri utenti.
«Spero che Maria Pia faccia da apripista come in tante battaglie che stiamo conducendo da tanti anni – ha concluso Simona Coluccio – e che sia solo il primo di una lunga serie».
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