giovedì,Marzo 28 2024

Cassazione, annullata ordinanza di custodia cautelare in carcere per Alfredo e Ferdinando Ascrizzi

Operazione Propaggine, la Suprema corte non conferma la decisione del tribunale del riesame

Cassazione, annullata ordinanza di custodia cautelare in carcere per Alfredo e Ferdinando Ascrizzi

«La Cassazione ha annullato, con rinvio, il provvedimento con cui il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, aveva confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere applicata dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo reggino, Angela Mennella, nei confronti di Alfredo Ascrizzi, nell’ambito dell’operazione “Timoteo-Propaggine”». Lo scrive in una nota l’avvocato Antonino Napoli.

Ad Alfredo Ascrizzi, difeso dagli avvocati Antonino Napoli e Luca Cianferoni «è contestata la partecipazione all’associazione a delinquere denominata ‘ndrangheta, in qualità di affiliato alla “cosca Alvaro”, attiva nei comuni di Sinopoli, San Procopio, Cosoleto, Santa Eufemia d’Aspromonte, Delianuova e zone limitrofe.

Lo scorso 24 gennaio, la Suprema Corte si è pronunciata sui ricorsi proposti dagli avvocati Napoli e Cianferoni accogliendone le argomentazioni.

Nella stessa udienza i giudici di legittimità si sono altresì occupati della posizione del padre di Alfredo Ascrizzi, Ferdinando Ascrizzi (difeso dagli avvocati Antonino Napoli e Angelo Fortunato Schiava) nei riguardi del quale, nel corso della predetta indagine, è, parimenti, stata, disposta la misura carceraria.

Ferdinando Ascrizzi – prosegue Napoli – è accusato oltre che di associazione a delinquere di stampo mafioso, quale appartenente alla consorteria di Sinopoli, vicino alla famiglia dei Carzo operante nella capitale, pure di accordo elettorale politico-mafioso, in vista delle consultazioni amministrative di Cosoleto per l’anno 2018; reato contestato al capo b) delle imputazioni contestate dalla Procura di Reggio Calabria.

In questo caso – chiude il legale – gli Ermellini accogliendo i rilievi mossi dagli avvocati Napoli e Schiava, hanno annullato il predetto pronunciamento del giudice del riesame limitatamente all’accordo politico mafioso».

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