Decreto Reggio, per il tribunale le somme sono impignorabili
Accolta dal giudice l'istanza del Comune al lodo Lafatre che non può essere eseguito

La sezione Esecuzioni Mobiliari del tribunale di Reggio Calabria ha accolto l’istanza presentata dai legali del Comune sospendendo l’esecuzione del pignoramento chiesto dal curatore fallimentare dell’impresa Lafatre, che dopo non avere ultimato i lavori del Centro agroalimentare di Mortara voleva fare valere un credito nei confronti del Comune. Secondo quanto riporta Gazzette del Sud il giudice ha deciso che «il pignoramento eseguito presso la Banca d’Italia (Tesoreria dello Stato) delle somme destinate al Comune di Reggio Calabria e nella disponibilità del Sindaco di Reggio Calabria deve ritenersi nullo in quanto non eseguito presso il tesoriere dell’ente».
Inoltre una sentenza della Corte d’Appello chiarisce che la denominazione attribuita al sindaco di funzionario delegato ex Decreto Reggio “non attribuisce al sindaco alcuna soggettività giuridica diversa da quella propria del Comune di cui costituisce il lega le rappresentante”. Infine, il giudice considera che «sugli accreditamenti di cui al Decreto Reggio risulta insistere un vincolo di destinazione, insito nella stessa legge istitutiva della contabilità speciale per gli interventi di cui al Decreto Reggio» anche perché «la ratio dell’impignorabilità sarebbe quella di evitare che le somme siano sottratte alla loro destinazione istituzionale, poiché la finalità del legislatore è, evidentemente, quella di scongiurare che l’ente pubblico sia privato delle risorse finanziarie necessarie a perseguire interessi pubblici di speciale rilevanza».
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