Mammasantissima, l’ex infiltrato Bruno Fuduli e la crisi della cocaina – VIDEO
Era sua l’azienda di marmi utilizzata dai clan calabresi per trasportare nel porto di Gioia Tauro tonnellate di cocaina nascoste all’interno delle pietre

DI Vincenzo Imperitura – Quando, nel 2018, Bruno Fuduli prova a riavvicinarsi ai carabinieri del Ros per raccontare le nuove pieghe assunte dal mercato della cocaina a livello globale, la sua vita assomiglia già a quella del protagonista di un romanzo.
Primo infiltrato civile della storia della lotta ai narcos, Fuduli ha aiutato gli inquirenti italiani a portare a termine una delle operazioni di polizia – l’indagine Decollo coordinata dalla distrettuale antimafia di Catanzaro – più importanti della storia. Sua l’azienda di marmi utilizzata dai clan calabresi per trasportare nel porto di Gioia Tauro tonnellate di cocaina nascoste all’interno delle pietre, e utilizzata dai carabinieri come Cavallo di Troia per porre fine al fiume di cocaina che attraverso lo scalo calabrese inondava l’Europa. Continua a leggere sul Lac