venerdì,Aprile 19 2024

Reggio, provocò incidente autonomo: era alla soglia del coma etilico

Denunciato, dopo gli accertamenti eseguiti al Gom, il giovane protagonista del sinistro del 31 gennaio. Controlli continui della Polizia locale su immobili occupati e inquinamento ambientale

Reggio, provocò incidente autonomo: era alla soglia del coma etilico

Negli ultimi giorni la Polizia Locale di Reggio Calabria ha deferito all’Autorità Giudiziaria otto persone per vari reati tra i quali furto aggravato di energia e acqua, occupazione abusiva di immobile pubblico e guida in stato di ebbrezza.

Provocò incidente: era alla soglia del coma etilico

Tra i denunciati anche il giovane che il 31 gennaio scorso era stato coinvolto in incidente autonomo. Dagli accertamenti clinici eseguiti al Gom sullo stesso conducente, è emerso un tasso alcolemico di oltre sei volte superiore ai limiti di legge (alla soglia del coma etilico) nonché uno stato di intossicazione da sostanze psicotrope (cocaina).

Una combinazione micidiale di sostanze che purtroppo in città – fa notare la Polizia locale – continua a registrarsi un trend in costante aumento di incidenti causati principalmente dall’alta velocità, dalla intossicazione da alcol o sostanze psicotrope e da utilizzo improprio di smartphone.

Continuano i controlli

Sempre nei giorni scorsi è stato svolto, congiuntamente agli specialisti dell’Arpacal, un sopralluogo nella zona di Mortara di San Gregorio a seguito del quale sono state concordate strategie sinergiche di intervento finalizzate ad ulteriori controlli in materia di inquinamento ambientale.

La Polizia Locale proseguirà nelle attività di controllo anche nei prossimi giorni al fine di implementare necessarie attività volte alla sicurezza della circolazione veicolare e rendere effettivo il diritto ai legittimi assegnatari degli immobili di edilizia residenziale pubblica.

Le attività di polizia giudiziaria sono ancora in fase di indagini preliminari e le responsabilità ipotizzate a carico dei denunciati dovranno essere vagliate e confermare dall’autorità giudiziaria competente.

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