venerdì,Aprile 19 2024

Caso Maria Antonietta Rositani, l’11 maggio udienza in Cassazione

I giudici della Suprema corte discuteranno il ricorso di Ciro Russo condannato in appello a 18 anni di reclusione

Caso Maria Antonietta Rositani, l’11 maggio udienza in Cassazione

Udienza davanti alla Corte di Cassazione il prossimo 11 maggio per il tentato omicidio di Maria Antonietta Rositani. I giudici della suprema corte discuteranno il ricorso dell’ex marito Ciro Russo, condannato in appello a 18 anni di reclusione il 17 maggio del 2022.

La storia

Ciro Russo era evaso il 13 marzo 2019 dai domiciliari che stava scontando a casa dei genitori a Ercolano (Napoli) per recarsi a Reggio Calabria e uccidere la ex moglie. Raggiuntala aveva speronato l’auto della donna, le aveva versato sopra la benzina e poi le aveva dato fuoco. Rositani avvolta dalle fiamme si lanciò in una pozzanghera e si salvò, riportando gravissime ustioni sul 50% del corpo. Dopo 20 mesi, decine di interventi chirurgici e tanta sofferenza è tornata, in parte, a vivere.

Le motivazioni dell’appello

Nelle motivazioni dell’appello, i giudici hanno chiarito che: «L’imputato ha dimostrato una volontà di perseverare nell’obiettivo programmato, ossia quello di punire la moglie per la fine della loro relazione, per la detenzione successiva alla denuncia sporta, nonché per l’intento di proseguire nell’azione legale, finalizzata alla separazione e all’affido esclusivo del figlio minore, e un’assenza di qualsivoglia ripensamento critico dei propri atteggiamenti».

La raccolta fondi

Vittima del tentato omicidio, nel tempo, Rositani si è sentita abbandonata dallo Stato e oggi è costretta a chiedere aiuto per potersi curare e continuare ad essere una madre e una donna simbolo di resilienza. Ora rischia di finire su una sedia a rotelle. «Mi sostengo con una piccola pensione d’invalidità e l’aiuto di associazioni e persone di buona volontà, ma purtroppo non è sufficiente a garantirmi continuità e stabilità nelle cure – scrive lanciando un appello – Ho bisogno del vostro aiuto per continuare a vivere una vita il più normale possibile e proseguire nell’impegno contro la violenza di ogni genere che da quando sono uscita dall’ospedale sto portando avanti, soprattutto con i giovani». Da qui la raccolta fondi sulla piattaforma GoFoundme  ‘#Stopallaviolenza aiutami a continuare il cammino.

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