venerdì,Aprile 19 2024

Reggio, questura e asp insieme per prevenire e contrastare stalking e violenza domestica

Un percorso che si rinsalda grazie al protocollo di intesa sottoscritto dal questore Bruno Megale e dalla commissaria straordinaria dell’asp reggina Lucia di Furia

Reggio, questura e asp insieme per prevenire e contrastare stalking e violenza domestica

Il questore Bruno Megale e la commissaria straordinaria dell’asp reggina, Lucia di Furia, hanno firmato in questura un protocollo d’intesa in materia di atti persecutori e violenza domestica. Lo scopo è quello di prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere, sensibilizzando la collettività.

La collaborazione tra le due Istituzioni prevede che l’autore delle condotte di violenza domestica o di genere venga invitato a presentarsi presso uno dei centri dell’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria per avviare un percorso di recupero. Ciò in maniera del tutto volontaria, così come previsto dalla L. 119/2013 (conv. D.L. 93/2013 sulla violenza di genere). L’asp si è impegnata a ricevere e avviare a titolo gratuito, e nel pieno rispetto della privacy, ai Centri di Salute Mentale del Dipartimento di Salute Mentale i soggetti ammoniti.

Il percorso di recupero dell’autore


Il protocollo mette in evidenza l’altra faccia della medaglia dei provvedimenti contro gli atti persecutori e la violenza domestica, quella dell’autore. È necessario intervenire, prima che le condotte si radicalizzino, per scongiurare ogni forma di recidiva. Fondamentali sono le azioni di recupero e di accompagnamento nelle relazioni affettive. Recuperare significa anche tutelare indirettamente le vittime. Esse di solito sono persone ancora legate da rapporti familiari o affettivi con il loro carnefice, o più semplicemente vogliono essere lasciate in pace.


Molte vittime sono donne e bambini. La violenza contro le donne è un fenomeno criminale che nel solo 2022 ha registrato una media di 86 vittime di maltrattamenti, violenze sessuali o stalking ogni giorno in Italia. Un numero di vittime di sesso femminile quattro volte superiore a quello maschile.


L’ammonimento incide in modo rapido sulla pericolosità delle persone che pongono in essere atti persecutori o di violenza domestica. Si diffida il soggetto ad astenersi dal compiere ulteriori molestie, affinché comprenda il disvalore delle proprie azioni.

Oltre 50 ammonimenti in un anno

Nell’ultimo anno la questura di Reggio Calabria ha emesso dieci ammonimenti per atti persecutori e quarantatré per maltrattamenti in famiglia. Un risultato di grande attenzione da parte della polizia di Stato sul territorio reggino, all’indomani della pandemia che ha segnato un aumento delle condizioni di disagio, per via della convivenza “forzata”.

Informazione e sensibilizzazione

Un percorso di prevenzione e contrasto che si rinsalda grazie al protocollo di intesa stipulato ieri mattina in riva allo stretto. La questura di Reggio Calabria e l’asp si sono impegnate a perseguire assieme gli obiettivi di diminuire le condotte recidive nei soggetti che aderiscono al programma, garantendo anche azioni di informazione e sensibilizzazione. Lo scopo è quello di far prendere coscienza a ciascuno del proprio ruolo nel processo di eliminazione della violenza domestica e di genere, al di là di ogni pregiudizio.

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