giovedì,Aprile 25 2024

Operazione Hybris, la soffiata a Romagnosi tramite la moglie del finanziere: «Stai attento, tu sai… non frequentare brutta gente»

Tra gli indagati dell’operazione che ha portato all’arresto di 49 persone del clan Piromalli anche Salvatore Tosto per rivelazione di segreti d’ufficio

Operazione Hybris, la soffiata a Romagnosi tramite la moglie del finanziere: «Stai attento, tu sai… non frequentare brutta gente»

Ci sarebbe anche un finanziere infedele tra gli indagati dell’operazione “Hybris” che ha dato l’ennesimo colpo alle cosche della piana di Gioia Tauro, disarticolando le ‘ndrine Piromalli e Molè. In particolare viene contestato agli indagati Tosto Salvatore, pubblico ufficiale in servizio presso la Compagnia della Guardia di Finanza di Palmi, e alla moglie, Paolillo Claudia, la rivelazione di segreti d’ufficio (ovvero l’esistenza di un’indagine a suo carico) a Cosimo Romagnosi (cl. 83).

La vicenda è datata 5 gennaio 2021. La ricostruzione degli inquirenti parte dall’incontro tra Claudia Paolillo e Cosimo Romagnosi alla rivendita di frutta di quest’ultimo. L’incontro viene ripreso dalle telecamere di sorveglianza.

Sin da subito – annotano gli inquirenti – si coglieva la delicatezza dell’argomento che i due avrebbero trattato perché la donna gli faceva intendere di uscire dal negozio per parlare.

Una volta fuori dalla rivendita, senza mezzi termini, Claudia Paolillo confidava al suo interlocutore che doveva fare molta attenzione perché era indagato e perseverando in quei comportamenti, rischiava guai giudiziari:

«Mi posso permettere a dirli una cosa?», «Però mi devi guardare», «Te la dico perché ti voglio bene. .. » «Stai attento. .. e non aggiungo altro. .. » «Stai attento. .. Basta. .. », «Tu sai … , apri gli occhi e stai attento non li cacciare in casini.. . , non frequentare brutta gente, non mi fare dire parole in più … , ti dico questa cosa perché ti voglio bene Cosimo. .. , stai allento. .. , va bene? tu sai. .. » «Te lo dico perché ti voglio bene davvero… », «Altrimenti non mi sarei permessa… Ciao bello mio … ».

Il giorno dopo Romagnosi si premurò di “girare” la soffiata ricevuta da Claudia Paolillo «al suo referente mafioso – scrivono gli inquirenti – Aurelio Messineo». La discussione viene captata a Gioia Tauro in una stazione di servizio. «Romagnosi – si legge nelle carte – raccontava di avere ricevuto un’ambasciata da parte di un finanziere (Salvatore Tosto) che si era servito della moglie, con chiara allusione a Claudia Paolillo: «Niente di nuovo … , ieri mi è arrivata l’imbasciata di un finanziere … , di fare attenzione , gli ho detto io attenzione di che cosa? … mi ha detto ti voglio bene …. , me lo ha detto la moglie , però l’ha mandata lui … , perché c’è stato un episodio una mezz’ora prima ….. »

Ma è l’8 gennaio successivo che si verificava l’incontro de visu tra Cosimo Romagnosi e Salvatore Tosto, sempre nei pressi della rivendita di frutta. «L’indagato Tosto – annotano gli inquirenti – pur con la massima cautela e senza sbilanciarsi in alcun commento, si dimostrava a conoscenza della circostanza che gli riferiva Romagnosi ovvero che una “persona”, (evidentemente la moglie di Tosto che tuttavia non veniva menzionata) lo aveva avvisato di “certe cose”: dal canto suo Romagnosi provava a giustificarsi ritenendo che certe sue frequentazioni scomode erano legate a mere conversazioni che si svolgevano davanti al proprio esercizio commerciale e che, comunque, lui riteneva di aver saldato il proprio debito con la giustizia, scontando un lungo periodo di detenzione: «Allora Salvo … è venuta una persona a me cara … a me cara che mi ha, mi ha visto crescere … e mi ha avvisato di certe cose (pausa, ndr) … io, ti giuro. non so né che, né come, né quando … mi ha detto fai il bravo ragazzo ma io, che sto facendo, non sto facendo … mi alzo la mattina alle cinque e mezza, vado per la frutta, torno. sono qua … se 11011 sono qua, sono in campagna…».

Tosto non si mostra né stupito né chiedeva delucidazioni, invitando anch’egli il Romagnosi alla cautela al pari di quanto fatto dalla moglie, nella evidente consapevolezza che ella aveva provveduto ad inviare il messaggio al Romagnosi. A ciò si aggiunga – scrivono gli inquirenti – che la Paolillo non poteva avere una fonte informativa diversa dal marito in ordine alla pendenza di un procedimento penale a carico del Romagnosi.

Così concludono gli investigatori della Dda: «La condotta dei coniugi Tosto/Paolillo non può che sussumere la fattispecie di cui all’art 326 c.p. – comprensivo della finalità agevolativa ex art. 416 bis.1 c.p.atteso che Tosto Salvatore, attraverso sua moglie Claudia Paolillo, aveva rivelato al Romagnosi l’esistenza di indagini a suo carico di cui poteva essere venuto a conoscenza solo nell’esercizio delle sue funzioni».

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