venerdì,Aprile 19 2024

Reggio, gli studenti diventano “Carabinieri per un giorno”

Le porte del comando provinciale dell’Arma si sono aperte per accogliere il progetto Biesse che ha visto la scuola protagonista di un percorso di legalità e futuro

Reggio, gli studenti diventano “Carabinieri per un giorno”

«Abbiamo voluto dare quello che è uno spaccato della vita del carabiniere. Quello che c’è dietro la divisa, la persona, le proprie mozioni, i sentimenti e i motivi che portano a fare questa scelta di vita. Una scelta che non è solo una professione ma è una scelta che deve essere fatta in maniera consapevole proprio per sentirsi al centro del sistema sicurezza. Una scelta per servire il prossimo e le comunità dove si fa servizio».

Con queste parole il colonnello Massimiliano Galasso ha aperto le porte del comando provinciale dell’Arma di Reggio Calabria ai tanti studenti che hanno partecipato al progetto targato Biesse “Carabiniere per un giorno”.

L’arma si apre alle scuole

Un modo per dare ai giovani un’alternativa, un esempio e una scelta diversa da quella che rappresenta la criminalità organizzata nel nostro territorio. «Questo è il modello di vita – ha detto Galasso –  il modello che non può che non essere quello di una scelta di legalità che deve essere consapevole e deve essere acquisita tutti i giorni come un dato di fatto. Per cui non esistono altri modelli diversi da quello di esistere secondo quelli che sono i canoni di giustizia e legalità».

E sono stati i ragazzi stessi a ringraziare i carabinieri perché con il loro lavoro e il loro sacrificio «ci fanno sentire al sicuro». E dai giovani dell’istituto Piria arriva la testimonianza diretta: «Vorrei diventare un carabiniere per proteggere gli altri. Per essere al servizio di chi ha bisogno e garantire sicurezza».

La scuola

Per la dirigente scolastica Annarita Galletta sposare questo progetto era un atto dovuto perché «si inserisce perfettamente all’interno del percorso di legalità che la scuola porta avanti nello specifico con queste classi abbiamo nello specifico degli indirizzi che prevedono la preparazione dei ragazzi al percorso di forze armate e forze dell’ordine. Si chiama Atena, è fatto per i ragazzi per affrontare poi quelli che sono i test futuri per l’ammissione all’interno dell’arma dei carabinieri o comunque delle forze dell’ordine.

Siamo particolarmente sensibile a queste tematiche e d’altronde l’educazione alla legalità rappresenta sicuramente una frontiera educativa che la scuola da sempre porta avanti. Lo scopo è di avvicinare il giovane, i ragazzi alle istituzioni con l’obiettivo di far acquisire la consapevolezza di quella che è la responsabilità collettiva».

Il progetto

Tanti i lavori consegnati dai ragazzi ai carabinieri prima di ricevere gli attestati. E le conclusioni sono state affidate alla presidente Bruna Siviglia che confermato come sia stata «un’avventura meravigliosa. Vedere gli occhi pieni di curiosità ed entusiasmo, l’interesse di tanti giovani delle scuole reggine che sono venuti qui presso il comando provinciale di Reggio Calabria per questo progetto che ha avuto tantissimo successo. “Carabiniere per un giorno” ha proprio come obiettivo quello di creare momenti di interazione tra i giovani e le forze armate e l’arma dei carabinieri divulgandone quei valori che sono importanti come la lealtà il senso del dovere.

L’altruismo e il coraggio sono valori che ognuno di noi dovrebbe poi mettere in pratica nella propria quotidianità. Le porte del comando provinciale che si aprono ai ragazzi. Non siamo noi che andiamo nelle scuole a parlare ragazzi, questa volta, invece, sono state le scuole a venire presso il comando provinciale. Voglio ringraziare il colonnello Marco Guerrini che ha dato questa grande opportunità. Poter vivere per un giorno e respirare i valori e tutto ciò che si vive all’interno di un comando provinciale. Dalla visita alla centrale operativa, alla scientifica e tutti i mezzi.

Tutto quello che i carabinieri usano quotidianamente per svolgere al meglio il proprio lavoro. Tantissime sono state le scuole dalla Radice Alighieri di Catona con la preside Simona Sapone, al’istituto comprensivo di Motta San Giovanni -Montebello Jonico con la preside Margherita Sergi, il De Amicis – Bollani con il dirigente Giuseppe Romeo e poi oggi abbiamo avuto gli studenti dell’istituto tecnico Piria con la dirigente scolastica Annarita Galletta».

Prossimo appuntamento firmato Biesse il 14 aprile con la presenza a Reggio Calabria del consigliere togato del Csm Sebastiano Ardita e del procuratore Giuseppe Lombardo.

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