domenica,Settembre 24 2023

Sbarchi a Reggio e Roccella, fermati 15 presunti scafisti

Le indagini della Polizia di Stato hanno permesso l’individuazione di 12 egiziani e 3 siriani. Applicate per la prima volta le norme del “Decreto Cutro”

Sbarchi a Reggio e Roccella, fermati 15 presunti scafisti

Sono 15 gli scafisti individuati dalle forse dell’ordine indagando sugli ultimi sbarchi che, nei giorni scorsi, hanno interessato le coste reggine. Un’operazione che ha visto contestare agli scafisti la nuova fattispecie delittuosa, introdotta dopo il tragico naufragio, per la prima volta dopo i fatti di Cutro che ne hanno spinto l’approvazione.

La Polizia di Stato è stata impegnata attivamente nel fornire supporto alla gestione dell’accoglienza mettendo in campo uno sforzo investigativo imponente finalizzato all’individuazione dei possibili scafisti.

L’attività investigativa, costantemente coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri, svolta dagli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, del Commissariato di P.S. di Siderno, in collaborazione, in alcuni sbarchi, con personale della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto, ha portato all’individuazione di 15 scafisti ritenuti responsabili dei tre distinti sbarchi del 23, 24 e 26 marzo scorsi

«In particolare – si legge in una nota della Questura – il 23 marzo, sono giunti presso il Porto di Roccella Jonica 210 extracomunitari soccorsi in mare dalla Capitaneria di Porto. Tra i migranti sbarcati, gli investigatori del Commissariato di P.S. di Siderno e della Guardia di Finanza hanno individuato e sottoposto a fermo, ai sensi dell’art. 12 TUI, 4 cittadini di nazionalità egiziana ritenuti responsabili della traversata».

Nella nottata del giorno successivo, sono sbarcati 185 migranti presso il porto di Roccella Jonica, condotti dalla Capitaneria di Porto; altri 110 presso il porto di Reggio Calabria, giunti a bordo di un pattugliatore della Guardia di Finanza.

«Del trasporto sono stati ritenuti responsabili 4 egiziani e 3 siriani, nei confronti dei quali l’attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile, dal Commissariato di P.S. di Siderno e dalla Capitaneria di Porto, ha consentito di raccogliere elementi indiziari utili a consentirne il fermo ed a contestare agli stessi la violazione dell’art. 12 e dell’12 bis del D.Lgs 286/1998, quest’ultimo inserito dalla nuova normativa contenuta all’interno del cd. “Decreto Cutro”, in quanto, a seguito delle condotte delittuose a questi contestate sarebbe derivata la morte di un giovane pakistano».

Dell’ultimo sbarco di 312 persone, registratosi in data 26 marzo, presso il Porto di Roccella Jonica, dove giungeva cadavere un cittadino siriano, sono stati ritenuti responsabili, alla luce delle risultanze investigative frutto dell’attività svolta dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Siderno, 4 egiziani, anche a quest’ultimi è stato contestato l’art. 12 bis del D.Lgs. n. 286 del 1998 poiché dalla condotta posta in essere è derivata la morte di uno dei migranti che, seppur in condizioni di salute precarie a causa del diabete, per come riferito da altri migranti presenti sull’imbarcazione, avrebbe comunque potuto essere assistito e giungere indenne.

I fermati sono stati associati presso le case circondariali della provincia per i successivi provvedimenti di competenza dell’Autorità Giudiziaria.

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