Gioia Tauro, Vanessa Ciurleo e Carmela Ferro: «Peppe Valarioti avvolto nel silenzio e nella dimenticanza»
La delusione e l'amarezza della nipote e della ex compagna, a seguito della manifestazione antimafia dello scorso 31 marzo Gioia Tauro
In seguito alla manifestazione organizzata il 31 marzo dal comune di Gioia Tauro e dall’associazione Libera per protestare contro le minacce e le intimidazioni messe in atto dalle cosche mafiose nel territorio della piana, Vanessa Ciurleo e Carmela Ferro, rispettivamente la nipote e l’ex compagna di Giuseppe Valarioti, intendono esprimere la loro delusione e la propria amarezza per il silenzio e la dimenticanza che ancora una volta oscura il nome è la storia di un giovane che proprio in questo territorio, il suo territorio, è stato ucciso dalla violenza mafiosa.
«Peppe Valarioti era un giovane intellettuale, docente di lettere, appassionato di archeologia e segretario di sezione dell’allora Pci di Rosarno. In uno slancio generoso – raccontano Vanessa Ciurleo e Carmela Ferro – intendeva dedicare alla propria terra la sua brillante intelligenza e le sue migliori energie, se la sua vita non fosse stata stroncata a soli 30 anni, proprio per fermare con lui le iniziative volte ad un percorso di rinnovamento e di legalità.
Il suo sacrificio è stato presto dimenticato anche da coloro che condividono i suoi stessi valori e le sue stesse battaglie. E ancora oggi non adeguatamente riconosciuto in tutta la sua forza morale e simbolica. Bertold Brecht diceva che è sventurata la terra che ha bisogno di eroi. Ma forse è ancora più sventurata la terra che i propri eroi li dimentica», concludono Vanessa Ciurleo e Carmela Ferro, rispettivamente la nipote e l’ex compagna di Giuseppe Valarioti.