venerdì,Aprile 19 2024

Armi, munizioni e 83 detonatori a miccia: sequestri e denunce dei carabinieri nel Reggino

Impegnate nelle operazioni lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia

Armi, munizioni e 83 detonatori a miccia: sequestri e denunce dei carabinieri nel Reggino

Continua l’attività di controllo del territorio da parte dei carabinieri dell’Arma reggina, anche nelle zone
più impervie dell’area aspromontana.
In tale quadro, a Roccaforte del Greco nei giorni scorsi, nell’ambito di servizi volti a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e alla ricerca di armi e munizioni illegalmente detenuti, i carabinieri della locale Stazione e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno rinvenuto in Località Contado – all’interno di contenitori stagni interrati o celati in anfratti del suolo, una carabina tedesca Erma-Werke cal. 22, 83 detonatori a miccia nonché 118 munizioni di vario calibro e una miccia lunga 84 cm, in buono stato di conservazione.
Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ad eccezione dei detonatori e della miccia che, dopo le operazioni di messa in sicurezza dell’area, sono stati
distrutti da parte di personale del Nucleo Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Reggio Calabria.
Nel medesimo contesto operativo, diversi anche i controlli alla circolazione stradale effettuati a largo
raggio, nel cui ambito sono state riscontrate varie violazioni al codice della strada mentre nel corso di
perquisizioni veicolari e domiciliari, a Motta San Giovanni, i militari dell’Arma hanno denunciato un
65enne, del posto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in quanto rinvenuto presso
la sua abitazione diverse quantità di marijuana all’interno di un contenitore in alluminio nascosto in un
mobile della cucina e sottoposta a sequestro penale.
Denunciato anche un 19enne, tunisino, per ingresso illegale nel territorio dello Stato, in quanto dopo
essere stato sottoposto a controllo dai militari operanti è risultato sprovvisto di documenti nonchè
irregolare sul territorio nazionale.

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