mercoledì,Aprile 24 2024

Bagnara, Gratteri spiega la libertà agli studenti: «Studiate e direte grazie solo a voi stessi»

Una piazza pronta ad attenderlo e un confronto a muso duro con l’amministrazione: «Non delegate, non scaricate le colpe su altri, siate voi a proporre i cambiamenti»

Bagnara, Gratteri spiega la libertà agli studenti: «Studiate e direte grazie solo a voi stessi»

Si aspettava una scuola e un incontro con gli alunni. Invece, il procuratore Nicola Gratteri è stato accolto a Bagnara da una piazza gremita. Tra i tanti grembiuli blu dei piccoli studenti dell’istituto comprensivo Ugo Foscolo, che ha promosso l’incontro, anche le istituzioni, genitori e insegnanti. Insomma la cittadina della Costa Viola ha risposto positivamente a un confronto sul tema della legalità.

Il confronto con gli studenti

Protagonisti indiscussi i bambini che, uno alla volta, hanno rivolto domande al procuratore antimafia che, come è ormai sua consuetudine, ha rivolto ai più piccoli tutte le sue attenzioni. Risposte mai banali che hanno visto i bimbi attenti e interessati.

L’appello principale, però, il procuratore Gratteri lo ha lanciato ai genitori: «Basta invasioni di campo. Non intervenite nell’attività didattica. I genitori devono intervenire a scuola solo in due casi: se c’è un insegnate ignorante o pedofilo. Invece, intervengono per avere il consenso di figli che a casa sono abbandonati a internet».

L’appello ai docenti

E rispondendo alle domande non ha mancato di sottolineare la centralità del ruolo dei docenti. «Siate gelosi e custodi di questo ruolo», ha detto il procuratore. «Oggi viviamo in un mondo che basa tutto su quello che si ha e non quello che si è. Ma anche se voi siete considerati i poveri da questa società, dovete essere orgogliosi del ruolo. Dobbiamo essere grati agli insegnati che per pochi soldi svolgono un ruolo così importante».

«La passerella politica»

E il saggista esperto di ‘Ndragheta Antonio Nicaso, a Bagnara con Gratteri per presentare il libro “Fuori dai confini” evidenziando di non aver gradito «la passerella politica», ha rimesso al centro l’educazione alla legalità.

I ragazzi, sollecitati dagli insegnanti, hanno poi chiesto come potessero essere certi di fare la scelta giusta. E il procuratore senza pensarci ha confermato che «Le scelte di campo si fanno oggi. Già alla vostra età, nelle scelte di tutti i giorni. Dovete boicottare le attività commerciali dei delinquenti mafiosi. Poi dovete fare una cosa, dovete studiare perché è possibile essere liberi solo attraverso la cultura. E quella libertà vi porterà a guardarvi allo specchio e dire grazie solo a voi stessi».

E la curiosità dei bambini è arrivata a far parlare il procuratore Gratteri dei risultati raggiunti. «C’è tanto da fare e lo faremo. Ma siamo sulla strada giusta. Il dato più significativo è che sempre più persone credono in noi. Sempre più gente chiede di denunciare e parlare. Questo è il termometro per misurare la credibilità di un ufficio. Non mi sento soddisfatto o appagato ma sento che siamo sulla strada giusta. La mia soddisfazione è l’aver reso più vivibile è credibile in territorio».

Il futuro che non c’è

E in un attimo a rubare la scena è stato Ferdi, un alunno autistico che, con disarmante semplicità ha chiesto al procuratore di rispolverare i ricordi da bambino.  Un attimo di gioia e commozione che ha riportato tutto sul piano dell’educazione perché «è difficile fare peggio della nostra generazione. Ma sono anni che sento sempre le solite storie quando vengono a raccontarvi che siete il futuro ma nulla viene fatto per dare opportunità ai ragazzi di stare in Calabria. Che senso ha, ad esempio, avere 3 facoltà di Giurisprudenza in Calabria e neanche una sul turismo? I nostri ragazzi si laureano e vanno via per questo».

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