giovedì,Aprile 18 2024

Catanzaro, posti letto Covid “gonfiati” per evitare zona rossa. Quattro indagati – I NOMI

Misura interdittiva per un anno anche per l'ex direttore sanitario

Catanzaro, posti letto Covid “gonfiati” per evitare zona rossa. Quattro indagati – I NOMI

Il Gip del Tribunale di Catanzaro ha disposto la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici e da qualsiasi carica pubblica per la durata di un anno nei confronti di due dirigenti già in servizio presso l’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro, indagati per falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici. A eseguire l’ordinanza i militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro. Sulla base degli elementi acquisiti i due dirigenti destinatari della misura cautelare, durante la pandemia, avrebbero comunicato in due circostanze alla Regione Calabria un numero non rispondente al vero di posti letto Covid attivabili in 48 ore in area medica al campus universitario di Germaneto e al presidio “ex Villa Bianca” di Catanzaro. Dato numerico che rimaneva invariato fino alla cessazione dell’emergenza.

Tale dato, successivamente comunicato al Ministero della Salute, integrato con altri valori, costituiva il parametro di riferimento per l’attribuzione del “colore di rischio” alla regione finalizzato a contenere la diffusione del virus. In particolare, le indagini svolte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catanzaro, anche attraverso accertamenti sul posto e verifiche documentali, avrebbero permesso di accertare come il numero dei posti letto segnalato fosse superiore a quello materialmente ed effettivamente realizzabile nel termine previsto, a causa della carenza di personale sanitario e delle relative dotazioni strumentali e logistiche.

Quattro complessivamente gli indagati


Il Gip ha disposto la misura interdittiva per Giuseppe Giuliano (all’epoca commissario del policlinico Mater e attuale commissario straordinario dell’Asp di Vibo e Matteo Galletta (allora direttore sanitario del policlinico). Indagati anche il rettore Giovan Battista De Sarro e Caterina De Filippo, all’epoca direttore medico di presidio del policlinico universatario.

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