lunedì,Dicembre 4 2023

Ciao Pietro! Il cordoglio di amici e colleghi

Le parole di conforto di chi lo ha conosciuto ed apprezzato

Ciao Pietro! Il cordoglio di amici e colleghi

Si è spento il giornalista Pietro Bellantoni. Aveva 42 anni. La scomparsa dopo una brutta malattia che lo aveva colpito a marzo scorso. Giornalista professionista dal 2009, era nato a Scilla ma viveva a Reggio Calabria. Per circa dieci anni redattore al Corriere della Calabria, dopo diverse esperienze era stato poi coordinatore dell’ufficio stampa della Regione Calabria durante la giunta Spirlì, di cui è stato capo ufficio stampa.

Giuseppe Falcomatà

Pietro è stato un gigante. Ha dato il senso autentico e profondo alla professione del giornalismo. Preciso, scrupoloso, mai banale. Una persona straordinaria, generosa e brillante. È assurdo che se ne sia andato. E davvero in questo caso le parole, quelle parole che Pietro ha tanto amato e onorato, non bastano.
Reggio e la Calabria lo ricorderanno per sempre. Un abbraccio a sua moglie Ketty e alla sua piccola.

Paolo Brunetti

Il Comune di Reggio Calabria, nella persona del sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, «si stringe al dolore della famiglia Bellantoni per la prematura scomparsa di Pietro, valente giornalista, persona stimata e apprezzata da tutta la comunità reggina». «Alla moglie Ketty Tramontana ed alla figlioletta – si legge in una nota stampa – possa arrivare l’abbraccio più forte». «Oggi – continua il comunicato – la città perde uno dei suoi figli migliori. Con la morte di Pietro Bellantoni, viene a mancare un grande giornalista, arguto e raffinato nel commentare i fatti di cronaca e attualità politica. Pietro aveva una capacità di analisi unica, in grado di unire una profonda competenza a doti umane e sensibilità rare. Qualità che si possono riscontrare in tutti gli attestati di stima e cordoglio che, in queste ore, stanno riempiendo l’intera città».«Il suo ricordo – conclude la nota del Comune – rimarrà indelebile in ognuno di noi e sarà compito nostro non far perdere la memoria di un uomo giusto, di un lavoratore onesto, di un padre ed un marito esemplare».

Nino Spirlì

Amico, Fratellino, “Colleghino” straAmato e Adorato! Bello come un Angelo, Buono come un Angelo!
Penna d’oro del Giornalismo! Grande e Prezioso Collaboratore come Capo del mio ufficio stampa in Regione. Ma, soprattutto, “Famigghjia mia”! Col cuore strappato, lacerato in petto, frantumato dal dolore, mi separo da Te su questa Terra. Da oggi, come da sempre, ci uniremo nel Cuore di Dio! Le mie preghiere saranno per Te, Gioia mia sfiorita sul Sentiero.
Mi accompagna la mia Fede in Gesù e sono sicuro che Tu sia già in Paradiso. Mi scriverai da lì. Ti scriverò, per ora, da qui.
A Titti, Giulia, i Tuoi Cari, Ninni, va il mio accorato pensiero. Mi mancherai nei prossimi passi del mio ultimo tratto…

Mario Meliadò

Pietro, ti voglio bene. E non è giusto… non è giusto tutto questo.

Colleghi RAI

I colleghi di Rai Calabria, nell’esprimere cordoglio alla famiglia, ricordano che «Pietro si era fatto subito apprezzare da colleghi e superiori per la professionalità e i modi gentili e soprattutto per la competenza, in particolare sui temi politici regionali nazionali che sono stati sempre al centro della sua attività giornalistica. Una carriera e una vita troppo brevi ma ricche e intense di soddisfazioni e riconoscimenti, professionali e familiari culminati con l’arrivo di una bambina pochi anni fa».

Carlo Parisi

Profondo cordoglio viene espresso dal segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, il quale ricorda che «con Pietro non perdiamo solo l’eccezionale cronista che ha firmato importanti pagine di verità e riscatto per una regione difficile come Calabria, ma soprattutto un uomo vero che nella sua, purtroppo breve esistenza, si è sempre fatto apprezzare per le sue straordinarie doti. Solare, buono, sensibile, gentile, incarnava la speranza del riscatto di una terra che, purtroppo, continua a perdere i suoi figli migliori. Un forte abbraccio a Ketty, alla piccola, alla famiglia

Andrea Musmeci

Una scomparsa improvvisa, inaspettata che lascia attoniti. Quando poi è un collega, il dolore è ancora più forte. Pietro se ne è andato proprio quando il suo sogno era appena cominciato. Una lunga gavetta prima di approdare in Rai, dove da subito si era fatto apprezzare per la sua professionalità. Difficile esprimere cordoglio quando, improvvisamente, un collega ci lascia, creando un vuoto, in chi lo ha conosciuto ed apprezzato professionalmente. Un sentito abbraccio alla famiglia, alla quale mi sento particolarmente vicino. Ciao Pietro. Andrea Musmeci Segretario regionale Federazione Nazionale Stampa Italiana

Franco Laratta

Morire a 40 anni!
Gli dicevo che era la più bella, precisa, graffiante penna della Calabria. Un ottimo giornalista. Stamattina la terribile notizia.
Pietro Bellantoni è venuto a mancare nella notte, a causa di un brutto male che lo aveva colpito nello scorso mese di marzo.
E rapidamente lo ha portato via.
Non ci sono parole!

Nino Neri

un risveglio bruttissimo che non avrei mai voluto immaginare. È morto questa notte Pietro bellantoni. Non aggiungo altro se non lacrime vere sincere.. A Ketty Tramontana la dolcissima moglie e alla picccola bambina il cordoglio personale mio e della mia famiglia. Un abbraccio affettuoso a tutta la famiglia Tramontana. Perdo un amico caro sincero leale affettuoso. Cia Pietro mancherai a tutti noi.

Consolato Minniti

CIAO PIETRO… Ho sempre apprezzato il tuo stile: pulito, diretto, elegante. I tuoi scritti sapevano arrivare come stilettate o addentrarsi in percorsi tutti da leggere e gustare. Uno dei pochi colleghi per i quali cliccavo su un articolo a prescindere dall’argomento, per la sola curiosità di leggerti. Sapevo che non saresti mai stato banale.
Pur non essendo riusciti a coltivare veramente un rapporto di amicizia, complici esperienze di lavoro diverse per tempi e circostanze, avevamo una sincera stima reciproca che ci ha permesso di volerci bene alla nostra maniera. Ce lo siamo detti in quello scambio, intriso d’emozioni, di qualche tempo fa che custodisco come dono prezioso.
È accaduto tutto troppo in fretta e, per quanto potessimo dirci “preparati” al peggio, la verità è che non lo si è mai abbastanza per affrontare la morte che piomba così, all’improvviso, su un giovane padre di appena 42 anni.
Avevi da poco coronato un grande sogno lavorativo: entrare in Rai. Un incarico più che meritato per competenza e professionalità e che tanto avrebbe potuto dare alla Calabria ed all’Italia.
Ti sei aggrappato alla vita ed alla voglia di viverla fino in fondo. Lo hai fatto mettendoci tutte le tue forze. Ma la malattia, a volte, se ne infischia di tutto ciò che desideriamo. Entra, occupa i nostri spazi e se ne appropria. Sino alla fine.
In questo momento di inconsolabile dolore, il mio pensiero va ai tuoi familiari, soprattutto alla tua amata Ketty ed a tua figlia. Saranno loro a custodire quell’eredità morale che hai costruito in tanti anni di lavoro e sacrificio.
Oggi raggiungi il tuo mentore e direttore, Paolo. Sono certo che, tra uno scazzo ed un abbraccio, avrete tanto da dirvi come accadeva anche qui.
Ciao Pietro, a me piace ricordarti mentre vai in sella alla tua moto, come amavi fare. Mi fa pensare che tu sia nuovamente alleggerito dal giogo della malattia e possa viaggiare libero. Ché la libertà, in fondo, per noi giornalisti di quella scuola lì, rimane sempre un dono irrinunciabile.

Nicola Irto

La morte di Pietro Bellantoni è un grande dolore. La Calabria ha perso un giornalista di razza, dotato di grandi qualità professionali ed umane. Io ho perso un amico.
Avevamo un’amicizia sincera, forte, rara. Ne avevo visto e vissuto il percorso, i successi nella professione e personali.
Pietro è sempre stato un puro: obiettivo, autonomo e pungente nella professione; leale, corretto e splendido nei rapporti privati.
Mi è difficile scriverne. Ho un nodo in gola. Perché affiorano e si inseguono i ricordi della nostra amicizia, perché non è giusto ciò che è successo, perché Pietro era da poco entrato in Rai con grande merito, perché aveva messo su una bellissima famiglia.
Posso soltanto dire che le parole non bastano e che sono vicino ai suoi cari, cui mi stringo con tutto il cuore, sicuro che l’esempio umano e professionale di Pietro non verrà dimenticato.

Vittoria Baldino

«Pietro Bellantoni lo leggevano tutti, lo ascoltavano tutti. Con la sua inaspettata e tragica dipartita va via un figlio della Calabria che la sua regione l’ha voluta raccontare nei suoi mille difetti ma con lo sguardo sempre rivolto alla sua immensa bellezza. Era un valore aggiunto per le redazioni che lo accoglievano, per la sua elevata competenza e per i suoi modi gentili. Era un valore aggiunto per la Calabria, modello per quei tanti giovani che hanno competenza e vogliono affermarsi solo con le proprie forze. “La Calabria vive una fase critica: è doveroso che ognuno faccia la propria parte per tentare di scrivere una nuova storia”, queste sono le parole forti che ci lascia in eredità e che nessuno in Calabria può permettersi di ignorare. Alla sua famiglia e agli affetti più stretti esprimo le più sincere condoglianze e la più sentita vicinanza», così in una nota Vittoria Baldino vicecapogruppo M5S a Montecitorio.

Filippo Mancuso

Apprendo con sgomento la notizia della morte del giornalista Pietro Bellantoni. Ho avuto il piacere di conoscerlo, apprezzandone le elevate capacità di analisi sulle vicende politiche e istituzionali, sempre supportate, nella quotidianità del suo lavoro, dal rispetto della verità sostanziale dei fatti. A nome mio e dell’intero Consiglio regionale che rappresento, rivolgo sentite condoglianze alla sua famiglia e ai colleghi della Tgr Rai Calabria. 

Camera di commercio Reggio Calabria

I consiglieri camerali, il Segretario generale e il personale della Camera di commercio di Reggio Calabria e delle Aziende speciali si stringono attorno al Presidente Antonino Tramontana per la prematura scomparsa del cognato, il giornalista Pietro Bellantoni, e con sincera commozione porgono le più sentite condoglianze a tutti i familiari.

Francesco Cannizzaro

«Con la prematura dipartita di Pietro Bellantoni, la Calabria perde una bella penna e una testa pensante, un giornalista attento, le cui critiche sono risultate spesso costruttive nelle dinamiche del territorio reggino. Sul piano personale, in virtù del nostro frequente scambio di battute piccato e diretto, ritengo che tra di noi ci sia sempre stato un dialogo sincero, nel costante rispetto dei ruoli. Dire altro su Pietro sarebbe pleonastico. Così come ogni affermazione di affetto nei confronti della famiglia tutta, a cui va ovviamente tutta la vicinanza possibile, in questi casi mai sufficiente a placare il dolore. Addio Pietro, le tue stilettate mancheranno anche a noi politici». È quanto dichiarato dell’On. Francesco Cannizzaro, Deputato della Repubblica.

Rosanna Scopelliti

La morte sorprende sempre. Anche quando in qualche modo la aspetti. Anche se lo sai.
È il finale di quel film che conosci a memoria e nonostante ciò resti con gli occhi sgranati e il cuore in fermento sperando nel colpo di scena, nell’imprevisto che rimette le cose al loro posto.
Ecco, io ci speravo, ci speravo davvero. Ciao Pietro. Hai lasciato il segno.

Federica Dieni

Ti ho conosciuto attraverso i tuoi pezzi, eri il migliore giornalista in circolazione e ti ho contattato per chiederti di collaborare con me. Era il 2015 e da allora è nato uno splendido rapporto. Sei stato un eccellente professionista di cui si sentirà la mancanza, ma sei stato molto di più. Una persona speciale per chi ti ha conosciuto, sempre corretta e sincera. Un confidente a cui spesso chiedevo consigli e con cui potevo parlare di ogni cosa. Un amico a cui ho voluto e vorrò sempre un gran bene. Pietro te ne vai troppo presto lasciando un vuoto incolmabile, ma sono grata di aver avuto la fortuna di condividere un pezzo di strada con te. Se chiudo gli occhi non faccio altro che vedere il tuo sorriso che scaldava il cuore e che rimarrà sempre con me. Condoglianze alla tua amata Ketty, alla piccola Giulia e a tutta la tua famiglia.

Usigrai e Cdr Tgr

L’Usigrai esprime profondo cordoglio per la prematura scomparsa del giovane collega Pietro Bellantoni, stringendosi commossa alla famiglia e alla redazione della Tgr Calabria. Entrato in azienda attraverso la selezione pubblica lo scorso marzo si era fatto apprezzare per le qualità umane e professionali. Il sindacato delle giornaliste e dei giornalisti della Rai è al fianco della redazione per tutte le iniziative che vorrà intraprendere per ricordare Pietro». E’ quanto si legge in una nota dell’Esecutivo Usigrai e Coordinamento Cdr Tgr.

Articoli correlati

top