Reggio, operazione “Alto impatto”: dopo Arghillà anche il rione Marconi nel mirino dell’Arma
class="lac-video-embed" width="640" height="360" frameborder="0" scrolling="no" allowfullscreen=""> «È stata un’attività proficua dal punto di vista operativo. L’Arma, in particolar modo, ha denunciato sei persone ed eseguito alcune perquisizioni domiciliari. In una è stata rinvenuta un’arma clandestina. Si tratta di un fucile a canne mozze che era stato occultato da un soggetto incensurato all’interno di una lavatrice».
«È stata un’attività proficua dal punto di vista operativo. L’Arma, in particolar modo, ha denunciato sei persone ed eseguito alcune perquisizioni domiciliari. In una è stata rinvenuta un’arma clandestina. Si tratta di un fucile a canne mozze che era stato occultato da un soggetto incensurato all’interno di una lavatrice».
L’operazione
È soddisfatto il comandante della compagnia dei carabinieri di Reggio Calabria Renato Puglisi dei risultati ottenuti con l’operazione Alto Impatto che ha visto il quartiere si Arghillà passato al setaccio anche dal punto di vista ambientale.
«Arghillà è noto per essere anche una realtà con un certo degrado al punto di vista ambientale. Abbiamo, infatti, rimosso diverse carcasse di automobili bruciate».
Donazione al Gom
La presentazione del calendario dei carabinieri a Reggio Calabria è stata l’occasione per confermare la presenza dell’Arma sul territorio. Il Gom è stato scelto per la donazione dei proventi che verranno dalla vendita. Ed è in programma una visita del reparto pediatrico come confermato dal comandante provinciale il colonnello Cesario Todaro.
«Ogni anno il comando individua un reparto Pediatrico e quest’anno è toccato a Reggio Calabria. Il nostro concetto di prossimità si può interpretare in tanti modi. Anche questo è un modo per essere vicini in quelle aree dove accanto ad aree di degrado c’è tanta gente che ha bisogno di serenità e di tranquillità. E quindi, sotto l’ombrello più ampio dell’attività di Alto Impatto, di recente siamo stati ad Arghillà. Questa è un’attività che non si esaurisce solo con un intervento».
Il comandante Puglisi ha, infatti, confermato che «si tratta di quartieri che hanno storicamente una forte presenza della criminalità organizzata. Ma l’operazione Alto Impatto è in itinere. E dopo i primi risultati anche altri quartieri verranno attenzionati. «La popolazione ha bisogno della nostra presenza, speranza e fiducia. Ci sono altri quartieri popolari che vengono monitorati dalle forze dell’ordine e sarà interessato anche rione Marconi».
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