‘Ndrangheta a Reggio, sequestro di beni da un milione di euro alla cosca Libri
L'imprenditore reggino, operante nel settore del commercio all’ingrosso di arredamento per uffici e negozi, era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Malefix”
Continua, sulle direttive del Questore Bruno Megale, l’incisiva azione degli uomini della Questura di Reggio Calabria volta ad aggredire i patrimoni delle cosche provento di attività criminose.
Nella mattinata odierna è stata data esecuzione al provvedimento con cui il Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Reggio Calabria ha disposto la confisca del patrimonio mobiliare ed immobiliare di un imprenditore reggino operante nel settore del commercio all’ingrosso di arredamento per uffici e negozi, arrestato da personale della locale Squadra Mobile il 24 giugno 2020 in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, emessa nell’ambito dell’operazione c.d. “Malefix” in quanto indiziato, allo stato del procedimento e fatte salve successive valutazioni nel merito, del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione; in particolare al predetto viene contestata una tentata estorsione operata ai danni di un gestore di materiale di consumo al fine di favorire la società che eseguiva i servizi di pulizia presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.
Le successive indagini patrimoniali hanno dimostrato che l’imprenditore, in virtù dell’appartenenza al clan mafioso, era riuscito, con il profitto derivante dalla gestione di attività illecite e avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo, ad accumulare un ingente capitale, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, che reinvestiva nell’acquisto di beni immobili al fine di eludere la normativa antimafia.
Il sequestro, richiesto dal Questore della provincia di Reggio Calabria sulla base delle risultanze investigative, corroborate dalla pronuncia confermativa del Tribunale della Libertà, aveva evidenziato all’A.G. l’evidente sperequazione finanziaria tra quanto dichiarato ed il patrimonio acquisito.
Il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, accogliendo le suddette risultanze investigative, ha disposto la confisca dei seguenti beni:
– n.12 appezzamenti di terreno;
– n.3 unità immobiliari,
– n. 1 impresa individuale sita in Reggio Calabria e avente ad oggetto la progettazione e la realizzazione di arredamento per interni;
– n. 2 rapporti finanziari intestati rispettivamente alla moglie e alla figlia del nominato in oggetto.
Con il citato provvedimento l’A.G. ha disposto, altresì, nei confronti dell’imprenditore la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per anni quattro che verrà eseguita a giustizia soddisfatta.
Il valore dei beni confiscati ammonta complessivamente a 1 milione di euro.
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