Emergenza giustizia a Reggio Calabria, «tribunale invivibile»: saltano tutti i processi
Niente aria condizionata e situazione allarmante che ha portato il presidente Arena ad autorizzare il rinvio delle udienze fissate tra queste quella relativa al reparti di oncologia del Gom
Niente aria condizionata nelle aule del Tribunale di Reggio Calabria e saltano tutte le udienze. La notizia che questa mattina riguarda il palazzo del Cedir è una, quantomai attuale ma allo stesso tempo annosa, problematica relativa alle carenze strutturali e logistiche che il settore giustizia è costretto a vivere soprattutto alle nostre latitudini.
E a pagare sono sempre i cittadini che attendono di avere giustizia e che, invece, oggi si sono visti rinviare tutte le udienze perché la situazione all’interno del tribunale è diventata ingestibile. A segnalarlo sono gli stessi avvocati e magistrati che ogni giorno vivono disagi di ogni tipo. Ma con l’aumentare delle temperature la situazione sarebbe precipitata.
La decisione
La presidente del Tribunale Mariagrazia Arena ha autorizzato il rinvio delle udienze partendo da richieste e motivazioni chiare. «Rilevato che sono pervenute a questo Ufficio varie segnalazioni di disfunzioni degli impianti di condizionamento nelle aule di udienza del Palazzo Cedir che rendono estremamente difficile se non proprio insopportabile l’attività lavorativa svolta incessantemente in tutti i settori della giurisdizione, creando difficoltà agli operatori del diritto, personale di magistratura, personale amministrativo, avvocati e all’utenza nel suo complesso.
Ritenuto che è in corso una urgente attività tecnica volta a risolvere il problema che, però, ad oggi non ha consentito di superare tali criticità, che sono aggravate in un periodo in cui le temperature sono superiori a 30° e alcune delle aule, dove si svolge giornalmente l’attività di udienza, presentano apparati non funzionanti in tutto o in parte, comunque inadeguati, e sono prive di aperture idonee a consentire la ventilazione ed il ricambio d’aria, tanto da diventare delle vere e proprie fornaci in cui è impossibile trattenersi per il lungo periodo previsto per le udienze. Sentiti i Presidenti di Sezione, il Presidente del Consiglio dell’Ordine il rinvio delle udienze fissate presso le aule con esclusione di quelle dedicate alla trattazione di procedimenti “indifferibili”, in attesa della necessaria risoluzione delle problematiche lamentate ed espresse in sede di conferenza permanente. Si intendono “indifferibili” i processi relativi ad imputati detenuti in cui è prossima la scadenza della custodia cautelare, i giudizi direttissimi, misure patrimoniali urgenti (penali e di prevenzione), le procedure cautelari civili/lavoro, gli sfratti, gli ATP ex art. 696 c.p.c. e procedimenti in materia di protezione internazionale degli Avvocati».
Processo Correale
Ad essere rinviato in attesa di una nuova data è anche il processo all’ex primario di oncologia Pierpaolo Correale e al suo vice. L’udienza, già slittata il 29 maggio, a causa dell’impedimento di uno degli indagati, sarà nuovamente riprogrammata.
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