Reggio, le elezioni comunali e il tempio massonico di Gallico: il sostegno dei “fratelli” a Cardia e l’interesse per le Regionali
Il pentito Chindemi racconta ai magistrati della Dda delle riunioni con un importante Gran Maestro: l'orologio di Gelli, le strategie elettorali e le nuove adesioni

Di Pablo Petrasso – Dagli atti dell’inchiesta Ducale firmata dalla Dda di Reggio Calabria emerge l’interesse delle logge per il risultato delle elezioni comunali di Reggio Calabria.
Il punto di partenza è uno dei verbali del collaboratore di giustizia Mario Chindemi su uno dei temi più battuti dalle indagini delle Dda calabresi, quello dei «rapporti tra esponenti di ’ndrangheta e massoneria». Chindemi ne parla nel maggio 2019: racconta dello svolgimento «accanto a casa mia» di riunioni massoniche avvenute dal 2015 «e ancora oggi». Lo scopre quasi per caso: «Veniva gente… oltre 30-40 persone» e occupava tutto il parcheggio bloccando la sua auto. Il futuro pentito sopporta per un po’, poi sbotta: «Una mattina mi sono innervosito, sono andato là e mi esce uno che aveva un cappuccio nero sulla testa… e mi apre… poi se l’è tolto e mi ha detto: “Di che ha bisogno? ”». «Che ho bisogno? – avrebbe risposto Chindemi – Tutte quelle macchine là, per gentilezza fatele uscire, vedete come le dovete sistemare per uscire sennò qua facciamo un bel po’ di fuoco e facciamo caldo».
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