venerdì,Settembre 13 2024

Naufragio di Cutro, concluse le indagini. La procura: «Caicco segnalato da Frontex. Negligenza in applicazione regole»

L'inchiesta ha avuto lo scopo «di accertare perché nessuna imbarcazione delle autorità fosse in quella zona per tentare di intercettare il caicco carico di numerosi migranti»

Naufragio di Cutro, concluse le indagini. La procura: «Caicco segnalato da Frontex. Negligenza in applicazione regole»

La Procura della Repubblica di Crotone ha diffuso una nota stampa in merito all’avviso di conclusione delle indagini preliminari sul naufragio del caicco carico di migranti avvenuto il 26 febbraio dello scorso anno a Steccato di Cutro. L’inchiesta riguarda quattro finanzieri e due militari della Guardia Costiera, per i quali sono stati evidenziati profili di negligenza nel dare attuazione alle regole imposte dalla normativa europea e nazionale in casi del genere.

Secondo la Procura, «la presenza del caicco era stata tempestivamente segnalata dall’agenzia europea Frontex in navigazione verso le coste calabresi», ma nessuna imbarcazione delle autorità preposte al controllo del mare territoriale era nella zona per tentare di intercettare il caicco, verosimilmente carico di numerosi migranti. L’inchiesta ha avuto così lo scopo di accertare «perché nessuna imbarcazione delle autorità preposte al controllo del mare territoriale fosse in quella zona».

Per quanto riguarda i membri della Guardia di Finanza, la Procura specifica che i «profili di colpa ipotizzati attengono essenzialmente alle modalità esecutive delle azioni da svolgere in seguito all’avvistamento del natante». In particolare, è stata contestata l’omessa completa comunicazione delle difficoltà di navigazione incontrate a causa delle condizioni meteomarine, nonché il ritardo nella predisposizione delle operazioni di intercetto del caicco, in assenza di un effettivo ed efficace monitoraggio radar. Tuttavia, la scelta iniziale di qualificare l’evento come operazione di polizia («law enforcement») in luogo di soccorso in mare è risultata non censurabile.

Per quanto riguarda i membri della Guardia Costiera, la contestazione ruota attorno alla mancata acquisizione di informazioni necessarie per avere un quadro effettivo di quanto la Guardia di Finanza stava facendo. Questa mancanza di acquisizione ha portato a una carente valutazione dello scenario operativo e delle conseguenti disposizioni da impartire ai natanti della Guardia Costiera che pure erano in condizioni di intervenire.

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