sabato,Gennaio 25 2025

Crisi idrica, l’appello di Sorical: «Sindaci si impegnino per una corretta conduzione delle reti di distribuzione interna»

Calabria Orientale e Meridionale è interessata da una significativa siccità dallo scorso ottobre. La prolungata assenza di pioggia sta significativamente incidendo sulle riserve nell'invaso dell'Alaco

Crisi idrica, l’appello di Sorical: «Sindaci si impegnino per una corretta conduzione delle reti di distribuzione interna»

«Urge evidenziare agli enti in indirizzo che, come probabilmente già noto, la Calabria Orientale e Meridionale è interessata da una significativa siccità che si protrae sin dallo scorso ottobre. La prolungata assenza – comunica Sorical in una nota – di significativi eventi meteorici dello scorso periodo invernale-primaverile sta significativamente incidendo sulle riserve idriche attualmente stoccate nell’invaso dell’Alaco.
Poiché nel corso degli ultimi giorni continuano a riscontrarsi eccessivi prelievi ai nodi fiscali di consegna non compatibili con le dotazioni idriche necessarie, per scongiurare possibili ripercussioni sugli approvvigionamenti sottesi allo schema idrico So.Ri.Cal, pur mantenendo regimi di erogazione leggermente superiori agli standard del periodo, non può allo stato ulteriormente incrementare le forniture.
Considerato che gli acquedotti regionali di adduzione, anche nelle condizioni di criticità di cui si è detto, sono comunque in grado, a meno di limitate eccezioni, di erogare una portata adeguata al soddisfacimento del fabbisogno della popolazione e fissato dagli standard di settore nell’intervallo tra 260-350 litri/(abitante x giorno), in funzione della classe demografica del comune, è evidente che ogni costruttivo sforzo non potrà orientato al reperimento di risorse addizionali per il mantenimento della preesistente situazione di sovra­fornitura, tenuto in conto anche della presenza di elevatissimi livelli di perdite e prelievi per utilizzo non esclusivamente a fini idropotabili.
Quanto sopra, trattandosi di uno tra i più importanti schemi idrici in esercizio, anche al fine di evitare criteri discriminatori, a vantaggio di alcuni comuni o eccessivamente onerosi in termini gestionali.
I Sindaci e le Amministrazioni Comunali dovranno pertanto rivolgere ogni sforzo finalizzato ad una corretta conduzione delle reti di distribuzione interna, contrastando – anche con durezza – i prelievi e gli utilizzi impropri della risorsa idropotabile.
Si invitano pertanto le Amministrazioni comunali, a voler predisporre fin d’ora opportuni piani operativi ai fini di una uniforme ripartizione all’interno delle reti di distribuzione. A tale proposito si suggeriscono, quali misure preventive e di equa distribuzione:

la programmazione di chiusure sistematiche delle uscite dai serbatoi, verosimilmente in orario notturno finalizzate al riempimento delle vasche per il successivo utilizzo diurno;
la preservazione della possibilità di suddividere le reti di distribuzione mediante organi idraulici, anche allo scopo di limitare il frequente fenomeno di vuotamento delle porzioni di rete ubicate alle quote più elevate;

una adeguata informazione alla cittadinanza, finalizzata anche al contenimento dei consumi ed alla limitazione degli sprechi».

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