Borgo Croce dopo le fiamme reagisce, Chirico: «Qui non ci fermiamo perchè è vietato essere tristi»
Si guarda già al futuro e a come far rinascere dalle ceneri la navetta bruciata creando nuove opportunità

Borgo Croce torna a guardare al futuro dopo l’incendio che ha distrutto la navetta che veniva utilizzata per trasportare i tanti visitatori. Ma a caldo quanto accaduto non è accettabile. E la presidente dell’associazione che ha realizzato il sogno, Mariagrazia Chirico, non intende fermarsi.
La comunità «sta reagendo» ma l’impatto è stato devastante. «La tristezza infinita perché comunque qui tu pensi di fare del bene, pensi di regalare solo cose belle e poi vedere questo scempio veramente è stato un colpo al cuore. Per me, per i miei ragazzi ragazzi, per tutta la comunità e comunque per tutta la comunità fiumare. Sono stati tutti solidali vicini veramente e mi appoggiano. Sono un po’ sconcertata perché lo guardo (il pulmino bruciato) e dico: abbiamo tutto questo colore intorno, il paese simbolo della rinascita. Abbiamo fatto enormi sacrifici anche per acquistare il furgoncino e vedere questo grigio è come tornare un po’ indietro. Invece di andare avanti avanti torniamo indietro».
Ma le fiamme non hanno spento le voglia di continuare a costruire una terra migliore. «Ancora insiste un senso di amarezza e di tristezza. Ma andiamo avanti combattendo, reagendo, unendosi perché bisogna dimostrare che non ci arrendiamo. Non si arrende Borgo Croce, non si rende questa terra perché la Calabria è fatta di gente perbene, è fatta di bellissime persone. E borgo croce è un paese dove non si può essere tristi. Questo fa tristezza a guardarlo però è un singolo di rinascita. Io quando mi hanno detto che bisogna rimuoverlo ho detto di fermarsi un attimo. Adesso vediamo se si rimuove perché bisogna lasciarlo lì, dobbiamo dimostrare che anche dalle ceneri potremmo creare qualcosa. E a noi la creatività non ci manca è quello che ci ha portato fino a qui».
E la speranza è che si tratti di un episodio triste e isolato che non intaccherà i sogni di chi ha creduto e crede in un futuro possibile. «La speranza è che sia un episodio e basta, perché non abbiamo mai avuto veramente nessun problema con nessuno. Nessuno ci ha mai creato problemi. Quindi, è stata un fulmine a ciel sereno».
E mentre si pensa a come far risorgere dalla cenere il mezzo dato alle fiamme si guarda già agli eventi natalizi. «Il Comune ci è stato vicino ed è vicino e le forze dell’ordine pure stanno, infatti, facendo le indagini e io mi confronterò con loro perché sono certa che non ci abbandoneranno e non ci lasceranno soli. Quindi in qualche modo cercheremo di trovare una soluzione. La videosorveglianza vedremo se il Comune ci aiuta, sarà sicuramente una cosa buona. Chi si ferma è perduto quindi noi non lo faremo. Si va avanti come prima anzi ancora più carichi nella speranza che comunque questo rimanga un ricordo in questo percorso fatto di colori, di gioia, di bambini, di gente che viene qui ed è felice».
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