Chiusa la scuola primaria di Bova Marina. Il Sindaco: «Potrebbe venire giù tra 10 minuti»
Situazione statica e strutturale del plesso critica, entro una settimana nuove aule nelle strutture comunali. Nella città dello stretto primo giorno di scuola ma non per gli alunni dei plessi inagibili della Dante Alighieri di Catona: inizio rimandato a lunedì
Chiusura immediata della Scuola Primaria “C. Alvaro” di Bova Marina. Questa è la decisione presa ieri, 18 settembre, dal Comune di Bova Marina a seguito di una relazione tecnica che ha evidenziato criticità strutturali dell’edificio. Con l’Ordinanza Sindacale n. 58, firmata dal Sindaco Andrea Zirilli, è stata disposta la chiusura dell’intero plesso scolastico per garantire la sicurezza degli alunni e del personale.
Le indagini geognostiche
«Questa è un’assunzione di responsabilità per la sicurezza dei ragazzi. Abbiamo lavorato duramente in questi mesi per sistemare le aule, ma oggi ci è arrivata una relazione che non possiamo ignorare. La chiusura è stata inevitabile» afferma il Sindaco Andrea Zirilli.
L’ordinanza ha preso atto del finanziamento ricevuto dal Comune per la progettazione definitiva ed esecutiva dell’intervento di messa in sicurezza dell’edificio scolastico. Nel 2019, l’articolo 1, commi da 51 a 58, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, ha previsto un contributo agli enti locali per finanziare la progettazione di interventi di messa in sicurezza del territorio, degli edifici pubblici e, in particolare, delle scuole. Grazie a questa opportunità l’amministrazione precedente, guidata da Saverio Zavettieri, su impulso dell’Assessore ai Lavori Pubblici Elvira Tuscano, ha ottenuto un finanziamento di 230 mila euro per la scuola primaria “C. Alvaro” di via Pasubio.
Questo finanziamento è stato destinato alla messa in sicurezza della scuola, costruita negli anni ’60, per il quale si è reso necessario affidare il servizio di indagini geognostiche atte a verificare la stabilità strutturale e la vulnerabilità sismica dell’edificio: studi fondamentali per identificare potenziali rischi statici e sismici, assicurando la sicurezza degli studenti e del personale scolastico.
Studi che, per l’appunto, hanno evidenziato criticità statiche e sismiche dell’edificio tali da dover costringere il sindaco Andrea Zirilli a disporne la chiusura.
«Entro una settimana tutti di nuovo a scuola»
«A seguito di questa situazione, l’ex amministrazione aveva incaricato tecnici per la messa in sicurezza della struttura e per la richiesta di finanziamenti del PNRR. I tecnici hanno effettuato le verifiche nel mese di agosto e stamattina sono arrivati i rilievi, che evidenziano una situazione critica sia strutturale che statica dell’edificio. In altre parole, i tecnici ci dicono che, anche tra dieci minuti, la struttura potrebbe crollare», ha dichiarato ai nostri microfoni il sindaco Andrea Zirilli.
Il provvedimento tiene conto della necessità di trovare soluzioni alternative per garantire il normale svolgimento delle attività scolastiche per le 13 classi e i circa 180 alunni interessati, per il quale l’Amministrazione Comunale è già a lavoro: «Siamo consapevoli che questa decisione comporta disagi, ma è stata presa per la sicurezza dei ragazzi».
Sui tempi necessari per garantire le nuove aule, Zirilli ha dettato dei tempi abbastanza celeri. «Cercheremo di garantire le nuove aule entro una settimana. Nel frattempo, stiamo valutando tutte le opzioni possibili per evitare il più possibile turnazioni ed interrompere le attività scolastiche».
Il Sindaco ha inoltre spiegato che saranno coinvolti vari edifici per ospitare le classi: «Otto delle tredici classi saranno collocate alla scuola media, e per le altre stiamo cercando soluzioni alternative».
Problemi anche a Reggio
Una notizia che arriva tra capo e collo, proprio all’inizio del nuovo anno scolastico, per un problema che inizia ad essere comune a fin troppi comuni. Nell’Area Grecanica, lunedì, dopo venti anni d’attesa, sono stati consegnati i lavori di demolizione e ricostruzione della Scuola Bachelet di Condofuri, dichiarata inagibile da tempo immemore. Ma la chiusura della scuola a Bova Marina richiama – ovviamente – la situazione simile avvenuta a Reggio Calabria nelle scorse settimane quando, l’amministrazione comunale, ha disposto la chiusura di diversi plessi scolastici sulla base delle verifiche di vulnerabilità sismica condotte nell’ambito del “Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Reggio Calabria – Scuole belle e sicure”. il Comune è intervenuto su 23 istituti scolastici, riscontrando problematiche di agibilità in nove di essi.
In seguito, con la Delibera n. 164 del 17/09/2024, è stato deciso di trasferire temporaneamente le attività scolastiche in altre strutture, mentre ulteriori interlocuzioni sono state avviate con la Regione Calabria per l’utilizzo di immobili di proprietà regionale. E’ di oggi la notizia, invece, della sospensione delle attività didattiche, per le giornate del 19, 20 e 21 settembre 2024, riguardo 10 sezioni di scuola secondaria di I grado della scuola Dante Alighieri di Catona nel plesso di via Figurella, e di 4 sezioni di secondaria di I grado della scuola Dante Alighieri, distaccamento di Catona (via Nazionale), facenti capo all’Istituto Comprensivo “Radice-Alighieri”. Per loro la ripresa delle attività scolastiche avverrà il 23 settembre.
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