Diportisti Gioia Tauro, Autorità portuale: «Dal sindaco alcuna richiesta di incontro»
L'ente pubblico chiarisce: «Il demanio marittimo non ci sono diritti quesiti, per cui nessuno può vantarli, soprattutto chi per anni ha ormeggiato la propria unità in uno specchio d’acqua pubblica»
«In relazione a quanto dichiarato stamattina dal sindaco di Gioia Tauro, Simona Scarcella, in merito alla vicenda degli ormeggi nella darsenetta del porto di Gioia Tauro, si smentisce quanto da lei sostenuto sulla asserita mancata accoglienza presso gli uffici della Autorità di Sistema. Si tratta, infatti, di dichiarazioni totalmente destituite di fondamento, in quanto nessuno ha impedito ai manifestanti di avvicinarsi ai locali dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio. Né alcuna richiesta di incontro era stata inoltrata dal Sindaco nei giorni scorsi». È quanto si legge nella nota dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio.
«Si ringrazia, invece, il Commissariato di Polizia di Stato di Gioia Tauro che, nel pomeriggio di domenica, ha informato l’Ente circa lo svolgimento della manifestazione dei diportisti.
A tale proposito, come è noto, gli uffici dell’Ente sono nelle condizioni di fornire sul piano tecnico tutti i chiarimenti che il Sindaco riterrà. Chiarimenti che, del resto, l’Ente ha già fornito per le vie formali anche all’Autorità Marittima, presso la quale il Sindaco si era già recata in una riunione precedente, nel corso della quale era stato già chiarito, aldilà di ogni ragionevole dubbio, che nella darsenetta del porto di Gioia Tauro non vi erano gli spazi per gli ormeggi delle unità dei manifestanti.
Si rinnova, quindi, l’auspicio che la vicenda veda le Istituzioni nel comune intento di improntare al rispetto della legalità l’utilizzo delle strutture portuali, senza promettere scorciatoie impossibili, corrispondenze improprie o agitare la piazza contro nemici che non esistono.
Si rimane ancora disponibili a ricercare soluzioni che consentano, senza spese per i diportisti, il trasferimento delle unità dei manifestanti in spazi comunali appositamente attrezzati, perlustrando tutte le strade che possano soddisfare l’unico interesse di questa vicenda: il rispetto dell’ordinamento e delle sue norme.
Si precisa, infine, che sul demanio marittimo non ci sono diritti quesiti, per cui nessuno può vantarli, soprattutto chi per anni ha ormeggiato la propria unità in uno specchio d’acqua pubblico senza nulla corrispondere all’Erario, mentre l’Ente ha il dovere di perfezionare istanze di concessione da tempo istruite con esito positivo, anche con il parere favorevole dell’Amministrazione comunale». Così conclude legge nella nota dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio.
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