domenica,Giugno 22 2025

Scuola a Reggio, svolta nel caso Catona. Genitori in prefettura: «C’è l’ok della Regione, ora le soluzioni» – VIDEO

Dopo due settimane di lezioni pomeridiane, disagi e attese, il comitato dei genitori chiede interventi risolutivi. «Siamo soddisfatti per le rassicurazioni ricevute. Adesso attendiamo che i nostri figli possano tornare alla normalità»

Scuola a Reggio, svolta nel caso Catona. Genitori in prefettura: «C’è l’ok della Regione, ora le soluzioni» – VIDEO

«Abbiamo avuto un incontro con il prefetto di cui siamo abbastanza soddisfatti. Sappiamo che è stata firmata una delibera, oggi all’ora di pranzo. Non conosciamo il suo contenuto ma la firma già ci lascia molto fiduciosi rispetto a una soluzione del problema in tempi rapidi. Confidiamo di avere presto ulteriori notizie». Così Silvia Condorelli, portavoce del comitato dei genitori della scuola Dante Alighieri di Catona, periferia nord di Reggio Calabria, commenta l’incontro con il prefetto Clara Vaccaro di questo pomeriggio. È stata ricevuta, unitamente ad altri tre genitori del comitato.

Scuola inagibile, assenza di alternativa immediata e lezioni pomeridiane

Tra le scuole dichiarate inagibili a ridosso della prima campanella, con l’aggravante di non avere però potuto contare su una pronta (più o meno comoda) dislocazione in altri plessi dello stesso istituto in orario mattutino, vi sono la Dante Alighieri Catona (scuola secondaria di primo grado) e distaccamento omologo sempre a Catona.

La soluzione tampone delle lezioni pomeridiane, presso il plesso della primaria Regina Elena dello stesso istituto comprensivo, con tutti i disagi arrecati all’organizzazione della vita familiare e alla vita personale di alunni e alunne, non ha ancora ceduto il passo alla nuova sistemazione, andando oltre il paio di settimane annunciato. Questo ha indotto il comitato a chiedere e ottenere l’incontro odierno con il prefetto.

La soluzione ma con delibera della Regione

Si era in attesa di una delibera della Giunta regionale necessaria per modificare la destinazione dell’ala agibile dell’ex Ciapi, struttura regionale e in uso alla Scuola superiore per Mediatori linguistici, unica collocazione ritenuta adeguata e rispondente al criterio di territorialità, individuata dal Comune di Reggio come soluzione pro tempore, nelle more del recuperato o rinnovato edificio scolastico. Delibera che oggi il prefetto Clara Vaccaro ha annunciato ai genitori essere stata adottata.

In attesa di questo atto formale, nonostante le rassicurazioni verbali prestate dai vertici del dipartimento Patrimonio della Regione, in occasione del sopralluogo dello scorso 12 settembre, i mediatori non hanno ancora potuto lasciare la struttura per trasferirsi a Reggio presso l’ex Inapli, e il Comune, già dettosi pronto per intervenire, non ha potuto iniziare a eseguire i piccoli lavori necessari e propedeutici all’ingresso delle 14 classi rimaste orfane di scuola.

Le rassicurazioni del prefetto

«Il prefetto ci ha comunicato oggi della firma di quest’atto per cui l’impedimento dovrebbe essere adesso superato. Una notizia che inizia a tranquillizzarci visto che i turni pomeridiani non sono compatibili con l’organizzazione di genitori che lavorano e che hanno altri figli da accompagnare regolarmente di mattina presso altri istituti. Prima di arrivare a chiedere questo incontro, avevamo più volte segnalato i nostri disagi e le nostre difficoltà con bambini di età compresa fra gli 11 e i 13 anni ai quali queste lezioni pomeridiane stanno sconvolgendo la normale routine quotidiana. Stanno togliendo spazio alle attività extra scolastiche e alle terapie.

Ci sono, infatti, bambini che devono affrontare anche trattamenti particolari per la loro salute. C’è anche la questione dell’affidamento dei bambini per i genitori che lavorano. Sono state settimane difficili perché sono bambini in età da seguire. Adesso confidiamo in una soluzione rapida – ha concluso Silvia Condorelli, portavoce del comitato dei genitori della scuola Dante Alighieri di Catona – in modo da tornare al più presto alla nostra normalità e in modo da restituire anche ai nostri figli la loro dimensione di serenità».

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