Inchiesta Ducale, Tdl: «Nessuna aggravante mafiosa per la scrutatrice di Sambatello»
Respinta anche la nuova istanza avanzata dal pm, avente ad oggetto la richiesta di misura cautelare in carcere. Il collegio non ha ritenuto sufficiente il quadro indiziario
Il tribunale del riesame di Reggio Calabria respinge di nuovo la richiesta del Pubblico ministero avente a oggetto la misura cautelare in carcere per Martina Giustra, una delle scrutatrici impegnata nel seggio elettorale della frazione reggina di Sambatello in occasione delle ultime elezioni comunali del 2020.
La richiesta si inquadra nell’inchiesta Ducale con cui la Dda di Reggio Calabria sta facendo luce su presunte richieste e scambi di favori tra esponenti della cosca Araniti e nomi eccellenti della politica reggina.
Il pubblico ministero aveva suffragato la richiesta dissentendo rispetto al disconoscimento della gravità indiziaria in relazione all’aggravante mafiosa della pronuncia di rigetto precedente. Secondo il collegio del tribunale del Riesame non vi sono elementi indiziari a sostegno di questa ipotesi criminosa tali da legittimare la detenzione preventiva in carcere.