Coca a Milano, ecco i clienti reggini che prelevavano «valigie o pacchi» nel piazzale di un’agenzia
I punti di raccolta nella Chinatown meneghina. Come funzionava il sistema
di Pablo Petrasso – «Dopo aver parcheggiato», uomini prelevano «dai veicoli delle valigie o dei pacchi, anche di notevole dimensione»: quelle valigie finiscono nelle mani di uno dei due titolari della ditta. Ciò accade, come rilevato dagli investigatori, nel piazzale dell’agenzia che organizza viaggi in pullman per Tirana.
Ci sono «anche alcuni personaggi di origine calabrese, contigui alle famiglie di ‘ndrangheta» nell’elenco dei potenziali clienti individuati dalla polizia giudiziaria. L’ombra dei clan calabresi permea tutta la nuova inchiesta dell’antimafia di Milano: 20 arresti tra presunti narcos responsabili di aver smerciato tonnellate di droga. Anche in quello spiazzo le investigazioni trovano tracce che conducono in provincia di Reggio, dove i clan che dirigono parte del business hanno storiche roccaforti.
C’è un 41enne di Cinquefrondi con precedenti penali in materia di traffico internazionale di stupefacenti (arrestato nel 2013 in Uruguay) che sarebbe contiguo a uno dei clan egemoni di Rosarno. Altro nome appuntato sul taccuino è quello di un 28enne di Locri: non ha precedenti penali ma sarebbe «noto per i suoi collegamenti alla storica ‘ndrina Strangio-Nirta di San Luca (riscontrati dai controlli sul territorio, che spesso lo avevano colto in compagnia di membri di quella famiglia)».
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