Uomo aggredito da un rottweiler alla tonnara di Palmi. Un parente racconta: «Mio cognato vivo per miracolo»
Il malcapitato è stato aggredito dal cane mentre stava pescando. Adesso si trova ricoverato al Gom di Reggio Calabria dove ha subito una lunga operazione
di Giuseppe Mancini – «Mio cognato è vivo per miracolo. I dottori ci hanno riferito che per poco non è stata tranciata completamente l’arteria. In quel caso sarebbe morto dissanguato». Sono le parole cariche di angoscia di un parente dell’uomo di 58 anni aggredito da un rottweiler mentre, ieri, stava pescando alla Tonnara di Palmi, nel reggino. Una tranquilla mattina dedicata a un hobby, si è trasformata in momenti di panico dovuti all’assalto del cane che sarebbe scappato dalla custodia del padrone. Non si sa cosa abbia spinto l’animale a compiere il violento attacco che ha causato danni profondi al braccio dell’uomo, il quale per liberarsi dalla morsa si è dovuto gettare in mare. Adesso il cinquantottenne si trova ricoverato presso il reparto di chirurgia del Gom di Reggio Calabria, dove ha subito una delicata operazione al braccio ridotto a brandelli. «L’arteria è stata lesionata e lo abbiamo rivascolarizzato, ricostruiti anche i tendini – ci ha spiegato Antonino Alberti, uno dei dottori di chirurgia vascolare che l’ha operato -Successivamente dovranno essere ricostruiti i tessuti. Va incontro a infezioni».
Si teme che il malcapitato, che nella vita fa il muratore, perda la funzionalità dell’arto e veda compresso anche il proprio lavoro. «Mio cognato è ancora traumatizzato dopo la lotta di circa mezz’ora con quell’animale inferocito – ci racconta il parente dell’uomo aggredito -. Anche i medici si sono meravigliati del coraggio che ha avuto nell’affrontarlo. Lo ha tenuto dal collo per non farsi spezzare l’osso. Lui è un uomo forte, non l’ho mai visto provato, ma da ieri è ancora con le lacrime agli occhi. La colpa non la do tanto al cane, ma ai padroni che dovrebbero stare più attenti e mettergli guinzaglio e museruola in luoghi pubblici».