martedì,Marzo 18 2025

A Palmi ricordato Giovanni Palatucci eroe di guerra che salvò migliaia di ebrei

Cerimonia commemorativa con la piantumazione di un albero in occasione dell'ottantesimo anniversario della morte dell'ex questore di Fiume medaglia d'oro al merito civile e riconosciuto giusto tra le nazioni

A Palmi ricordato Giovanni Palatucci eroe di guerra che salvò migliaia di ebrei

A Palmi si è omaggiato un importante esempio di coraggio e umanità. In occasione dell’ottantesimo anniversario della morte di Giovanni Palatucci, ex Questore di Fiume, eroe della seconda guerra mondiale, all’interno della splendida villa comunale “Giuseppe Mazzini” si è tenuta una cerimonia di commemorazione con la piantumazione di un albero, e relativa targa. All’evento, voluto dal questore di Reggio Calabria Salvatore La Rosa e sposato in pieno dall’amministrazione comunale di Palmi guidata dal sindaco Giuseppe Ranuccio, hanno partecipato autorità civili, militari e religiose, tra cui il prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro e il vescovo della diocesi Oppido-Palmi Giuseppe Alberti. Gli alunni delle scuole locali De Zerbi-Milone e San Francesco-Minniti hanno impreziosito la cerimonia suonando l’inno nazionale.  

Giovanni Palatucci (1909-1945) è stato un funzionario di polizia noto per le sue azioni a favore degli ebrei perseguitati dal regime nazista. Durante la sua carriera a Fiume, Palatucci ha salvato molte persone dalla deportazione. Dopo l’occupazione nazista, è stato arrestato dalla Gestapo, con l’accusa di cospirazione e intelligenza con il nemico, e deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove è morto nel 1945. Nel 1990, è stato riconosciuto come Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem, l’agenzia del governo israeliano che onora gli stranieri che hanno salvato ebrei durante l’Olocausto. Insignito della Medaglia d’oro al valore civile, è stato nominato dal Vaticano Servo di Dio.

Salvò, infatti, circa 6000 perseguitati dalle leggi razziali, per la maggioranza ebrei, dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti, e fu dapprima Commissario e poi Questore reggente di Fiume. Palatucci morì a soli 36 anni il 10 febbraio 1945, e rappresenta a tutt’oggi un simbolo di giustizia e altruismo.

Nel 2004 la Chiesa cattolica lo ha proclamato Servo di Dio, titolo attribuito alle persone per le quali è stato avviato il processo di beatificazione.

Il Questore di Reggio Calabria Salvatore La Rosa, nel suo intervento, ha voluto sottolineare, oltre al modello esemplare di sacrificio, di altruismo e di spirito di solidarietà, anche il valore della memoria, affidando alle nuove generazioni il ricordo delle gesta di un uomo che da solo ha salvato migliaia di vite umane.

La cerimonia si è conclusa con il brano “La vita è bella” di Nicola Piovani, eseguito dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “San Francesco-Minniti” di Palmi.

La posa dell’albero di ulivo e di una targa, si aggiunge agli altri simboli per la memoria che, negli anni scorsi, sono stati collocati a Reggio Calabria ed in altri Comuni della provincia reggina e vogliono rappresentare il rinnovato impegno per la memoria e per i valori di solidarietà e rispetto dei diritti umani.

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