Rigassificatore di Gioia Tauro e gli interessi dei Servizi segreti
Domani riferisce di un'informativa dell’Aisi e di un consulente campano con giri soprattutto calabresi che ha più volte avvicinato il capo di Gabinetto della premier Meloni per convincere l’esecutivo a costruire l'opera

Di Massimo Clausi – Il quotidiano “La Verità” diretto da Maurizio Belpietro, di certo uno che non può essere additato come un comunista trinariciuto e che qualche entratura a Palazzo Chigi la ha di certo, rivela che un pezzo di Calabria sullo sfondo dello scontro di poteri andato in scena dopo la vicenda della liberazione di Almasri.
Il 9 febbraio scorso il quotidiano ha pubblicato un lungo articolo di Giacomo Amadori in cui si parla di un mister X che fa litigare esecutivo e Procura, ma soprattutto settori dei servizi segreti italiani. Tutto parte dalle rivelazioni de “Il Domani” e la sua inchiesta sul capo di Gabinetto di Giorgia Meloni, Gaetano Caputi. Il giornale di De Benedetti rivela che i servizi segreti hanno monitorato con particolare attenzione il capo di gabinetto e soprattutto il sottobosco di affaristi e lobbisti che ruota attorno al mondo della politica. La Procura di Roma, che indaga appunto sul caso Almasri, ha depositato nell’indagine alcuni di questi atti poi arrivati ai cronisti del Domani. Fra questi una informativa riservata dell’Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi). Da qui l’altro motivo di scontro fra l’esecutivo Meloni e la Procura capitolina.
Continua a leggere su LaCNews24.it.