La città di Reggio “riconoscibile” attraverso le sue eccellenze
Arrivano le autorizzazioni definitive per quindici Deco che la “Commissione valutazione” ha indicato come prodotti di origine comunale
Reggio, la promozione passa dalle eccellenze del territorio. Arrivano le autorizzazioni definitive per i 15 prodotti che la “Commissione comunale valutazione dei prodotti”, presieduta dall’assessore Saverio Anghelone, ha indicato come prodotti Deco, marchio territoriale, prodotti di origine comunale, quindi prodotti tipici, eccellenze che qualificano il territorio reggino.
Le scelte possono riguardare tutti i prodotti in relazione alle richieste che vengono avanzate alla commissione. «L’obiettivo – chiarisce Anghelone – è quello di creare un paniere di questi prodotti per fare in modo che le eccellenze territoriali siano valorizzate a livello nazionale e, perché no, internazionale. Qualcosa che trasmetta l’immagine positiva di Reggio, sovente bistrattata dai media nazionali. Vogliamo fare rete anche con gli imprenditori della provincia per la valorizzazione dei prodotti». La commissione che ha lavorato a questa selezione è composta da agronomi indicati da Confagricoltura, dal Cna per quanto riguarda il settore artigianato e da Coldiretti. Nello specifico, possiamo trovare l’arancia di San Giuseppe, l’annona, la chinula del Calopinace, un dolce pieno di carrube, noci e miele e sostanze tipiche della valle perché, aggiunge Anghelone «Con questi prodotti si cerca anche di valorizzare delle parti del territorio reggino. Questi prodotti (nel caso dell’artigianato e del settore dolciario) vengono fatti da artisti, che non lavorano solamente con le mani e col cervello ma lavorano soprattutto col cuore perché ci vuole passione».
C’è stato un regolamento comunale alla base, ogni prodotto è stato approvato dalla Commissione, ed ha anche un disciplinare. «Lo step successivo a questa operazione di marketing territoriale – evidenzia l’assessore – è allargare il paniere e portare lontano questi prodotti in fiere ed eventi che parlano della città dello Stretto. Sappiamo che il settore agroalimentare è in crescita e che c’è sempre più richiesta di questi prodotti».
Un progetto che ben si sposa con quello che l’amministrazione comunale ha fatto sulle terre incolte, terreni abbandonati, poi messi a bando, «se li sono aggiudicati dei giovani fino a 45 anni, potendo anche attingere a finanziamenti nazionali come “Resto al Sud” per far nascere nuove aziende agricole e si è visto, in quell’occasione – chiosa Anghelone – che c’è una grande richiesta soprattutto nel settore agricolo». Per chiudere il cerchio «ieri è uscita una graduatorio comunale, sempre fatta dall’assessorato comunale alle politiche giovanili, per l’attivazione di tre sportelli gratuiti per i giovani che potranno chiedere informazioni sul ventaglio di proposte del panorama nazionale per accedere ad un finanziamento, per usare un self employment per politiche attiche del lavoro: al cedir, all’urban center e assessorato. Il turismo – chiude Anghelone – si muove attraverso della passioni e sicuramente il cibo è una di quelle più importanti per italiani e stranieri».
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