venerdì,Aprile 19 2024

Circolo Zavattini: ritornano le “Visioni di cine(ma) indipendente”

La nona edizione della rassegna si svolgerà dal 9 al 12 dicembre presso la Residenza Universitaria di Via Roma e l’Accademia di Belle Arti

Circolo Zavattini: ritornano le “Visioni di cine(ma) indipendente”

Ritornano le Visioni di cine(ma) indipendente, rassegna giunta alla sua nona edizione. Dal 9 al 12 dicembre prossimo, presso la Residenza Universitaria di Via Roma e l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, si ragionerà monograficamente sul profilo politico delle immagini e sulla loro percezione in tale direzione, sia essa in versione cinematografica sia in quella fotografica. Le prestigiose sedi in cui si svolgeranno le serate, costituiscono un valore aggiunto e rafforzano i già istituiti rapporti tra il Circolo Zavattini e gli Atenei reggini.

Il titolo di questa edizione – che nasce dalle suggestioni dei versi del poeta francese René Char, partigiano della resistenza francese – è “Gridare con gli occhi”, che, nel raggelato sguardo del frame tratto da Visions du désert di Yervant Genikian e Angela Ricci Lucchi, sembra davvero ricomporre il senso intero dello smarrimento e dello sgomento che suscita a volte lo sguardo sul mondo dei fotografi e degli autori di cinema, condensando anche la sorpresa e l’estasi dello spettatore davanti all’epifania dell’immagine, alla sua natura di “corpo/pasto nudo” quale soggetto di attribuzioni e riferimenti anche politici, quali precisi segni interpretativi del reale. Durante i quattro giorni della manifestazione sarà pertanto l’immagine ad essere al centro della nostra attenzione e lo si farà attraverso uno sguardo sempre indipendente da ogni condizionamento e aiutato dalle riflessioni del pubblico e degli ospiti. Nel primo dei quattro pomeriggi presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria saranno inaugurate tre mostre di fotografiche. Una antologica sui grandi fotografi, curata dal nostro Circolo del Cinema. Un’altra in collaborazione con l’associazione reggina “Il cerchio dell’immagine”, che da anni si occupa anche professionalmente di fotografia, dedicata a John Gossage che con il suo lavoro di fotografo ha analizzato i tratti urbani poco riconoscibili e i rapporti tra architettura e potere. La terza mostra sarà curata dagli studenti dell’Accademia , ai quali è stata assegnata la ricerca di immagini nel nostro territorio che certifichino i temi della nostra iniziativa, il “gridare con gli occhi” le realtà della città. L’iniziativa si aprirà con gli interventi degli ospiti Daniele Dottorini e Federico Rossin che introdurranno i temi delle giornate e a chiusura il film Koudelka fotografa la Terra Santa di Gilad Baram. Daniele Dottorini è docente di storia del cinema al DAMS dell’Università della Calabria e all’Università per stranieri di Perugia, critico cinematografico con una formazione filosofica. La sua ricerca è focalizzata nel rapporto estetica-cinema e di problemi di teoria del cinema. È stato già ospite del Circolo Zavattini in occasione di una retrospettiva su Jean-Luc Godard nel 2007. Federtico Rossin, già noto al pubblico del Circolo per le sue partecipazioni alle ultime due edizioni di Visioni, è uno storico e un critico del cinema, professore e formatore itinerante tra Italia, Francia, Belgio e Portogallo. Curatore indipendente e consigliere artistico per numerosi festival europei (Cinéma du réel a Parigi, DocLisboa a Lisbona, Pesaro) e cineteche (Film Museum di Vienna, Cinémathèque française, ecc). Ha curato due libri e pubblicato decine di saggi critici in volumi collettanei. Durante i tre pomeriggi successivi potremo seguire il seminario di Federico Rossin dal titolo “Le immagini politiche” e durante le tre serate, che vedranno gli interventi – di cui si dovranno stabilire le rispettive collocazioni – di Daniele Dottorini e dello stesso Federico Rossin, si chiuderanno ciascuna con la proiezione di uno tre film Helke Misselwitz – Winter adé, Addio inverno, Jürgen Böttcher – Die Mauer [Il muro], Sibylle Schönemann – Verriegelte Zeit [Tempo imprigionato], che mettono al centro dell’indagine il muro di Berlino e gli effetti della sua esistenza e della sua caduta.

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