venerdì,Marzo 29 2024

L’associazione Anassilaos rende omaggio al poeta Walt Whitman

L'iniziativa nel bicentenario della nascita del cantore dell'epopea americana culminata con la dichiarazione d'indipendenza degli Usa

L’associazione Anassilaos rende omaggio al poeta Walt Whitman

A Walt Whitman (1819-1892), insieme ad Emily Dickinson (1830-1886), la voce più alta della poesia statunitense dell’Ottocento, l’Associazione Culturale Anassilaos, congiuntamente  con la Biblioteca “De Nava”, nel bicentenario della nascita, dedica un incontro che si terrà giovedì 5 dicembre alle ore 16:45 presso la Sala Giuffrè della Villetta de Nava con la partecipazione di Daniela Scuncia e degli amici lettori dei “Lunedì di Poesia” di Anassilaos (Carlo Menga, Marilù Laface, Giacomo Marcianò, Massimiliano Barberio, Pino Papasergio, Pina De Felice). Se Emily visse nella piccola città di Amherst (dove morì) una esistenza senza grandi eventi esteriori e quasi appartata Whitman (tipografo, insegnante e giornalista) fu, al contrario, il cantore dell’epopea americana, di quello spirito racchiuso nella Dichiarazione di Indipendenza che esalta l’uguaglianza e quell’anelito libertario che caratterizza la Repubblica a stelle e strisce favorito anche da un territorio, ancora ai tempi di Whitman, immenso e tutto da esplorare e conquistare, ricco di praterie e montagne, di cieli stellati e di fiumi turbinosi. Di questo mondo, ad un tempo fisico e morale, egli seppe bene interpretare lo spirito al punto da ergersi quasi a “vate” e ad educatore del suo popolo, ricco di virtù e di contraddizioni anche quando, come nel caso dell’assassinio di Abramo Lincoln, il primo e non l’ultimo certo dei presidenti statunitensi caduti vittime di assassini o di congiure, ne celebrò la figura nel celebre carme che inizia con i versi che il film “L’attimo fuggente” ha reso  famosi in tutto il mondo “O Captain! my Captain! our fearful trip is done…” (O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è terminato;). Accanto al Whitman “vate” che in “Foglie d’erba”  (Leaves of grass) – la prima edizione apparve nel 1855, l’ultima nel 1891-1892 –  raccolse l’intera sua produzione poetica,  troviamo soprattutto in “Calamus” e nelle liriche ultime accenti più intimi e raccolti. Soprattutto in “Calamus”,  poesie che teorizzano, celebrano e promuovono “l’amore dell’uomo per l’uomo”, in uno spirito cameratesco non privo di ambiguità, trova forse espressione la sua tormentata sessualità e il segreto della sua vita.        

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