martedì,Marzo 19 2024

Premio Fitalia, vince la compagnia CarMa di Reggio Calabria

Con “1861 La brutale verità” di Michele Carilli si aggiudica il riconoscimento nella categoria “Teatro di narrazione”

Premio Fitalia, vince la compagnia CarMa di Reggio Calabria

Premio Fitalia, tra i vincitori la compagnia CarMa di Reggio Calabria. Così “1861 La brutale verità”, del regista e autore Michele Carilli, si aggiudica il riconoscimento nella categoria “Teatro di narrazione”.

Vengono da Calabria, Puglia, Sicilia e Veneto le cinque compagnie vincitrici del Premio Fitalia, il concorso promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA) che, giunto alla sua 32ª edizione, si trasforma quest’anno in una rassegna dal vivo a tutti gli effetti: ad animarla saranno l’associazione CarMa di Reggio Calabria in “1861 La brutale verità” (vincitrice per la categoria Teatro di narrazione).

Ed ancora la compagnia Quanta brava gente di Taranto, con la commedia “Una volta nella vita” di Gianni Clementi, per la regia di Carlo Dilonardo (categoria Comico/Brillante); 70cento di Bari ne “Il giorno della tartaruga” di Garinei e Giovannini (categoria Commedia musicale/Musical); Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di Catania in “Cyrano” di Edmond Rostand (categoria Classico); e Soggetti Smarriti di Treviso in “Tramonto” di Renato Simoni, per la regia di Franco Demaestri (Categoria Tragedia). 

Da dicembre 2019 per l’associazione CarMa è nata la collaborazione con la Publidema che curerà l’organizzazione degli spettacoli della compagnia. «Lo spettacolo ha già avuto diversi riconoscenti nazionali, sono circa 18 – afferma Carilli – ma questo in particolare ci riempie d’orgoglio perché è il premio più importante che la Federazione italiana tetro amatori destina alle compagnie associate che sono 1650.

Quindi vincere quest’edizione è un traguardo importante. Nelle precedenti edizioni, quasi 30 anni fa, c’è stata una compagnia calabrese che è riuscita ad aggiudicarsi il riconoscimento. Questo ci darà il piacere di ritornare in Campania, quest’anno la regione incaricata di organizzare il festival ed esibirci col nostro spettacolo in occasione della consegna del premio».

Come spiega la cantante Marinella Rodà, che bell’opera impersona la brigantessa «È un ruolo speciale il mio – spiega –  con la figura della donna, una figura forte e consapevole della donna calabrese». E poi ringrazia il compianto Mimmo Martino ed i Mattanza, gli arrangiamenti al maestro Alessandro Calcaramo «un mix speciale – afferma –  che ci ha dato la forza».

Con gli occhi puntati al futuro Carilli evidenzia «Stiamo pensando ad un lavoro nuovo, ripartendo dalla formula del teatro canzone, dato il riscontro, e dai punti di forza del gruppo che vanno confermati, che sono i bravissimi musicisti che abbiamo: Mario Lo Cascio e Alessandro Calcaramo, i due narratori Gabriele Profazio e Lorenzo Praticò, la nostra Marinella Rodà. E sarà un lavoro che racconta altri aspetti poco conosciuti della nostra storia, il nuovo lavoro avrà un fondamento storico».

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