La scuola al tempo del Covid. Didattica on line e incognita esami di Stato
La provincia reggina si è dimostrata pronta alla sfida, come spiega professore Augusto Cosentino animatore digitale del liceo Nostro/Repaci di Villa San Giovanni
L’emergenza legata al coronavirus ha senza dubbio lasciato un segno indelebile in tutti gli studenti che da un giorno all’altro hanno detto addio ai banchi di scuola e ai compagni. Ma la scuola va avanti e in Provincia di Reggio Calabria molte realtà erano pronte a gestire la didattica digitale come il liceo Nostro/Repaci di Villa San Giovanni, che come scuola polo per la formazione dei docenti del programma nazionale “scuola digitale” si è trovata pronta ma il banco di prova è complicato da gestire tanto per gli studenti quanto per gli insegnati, come ci ha spiegato il professore Augusto Cosentino animatore digitale.
Realtà scolastiche pronte alla sfida
«Abbiamo attivato già dall’inizio dell’anno la piattaforma di Google utilizzata a livello nazionale. Lo svolgersi della didattica e interamente controllato da noi, per garantire sicurezza e privacy tanto agli alunni quanto agli insegnati. Ovviamente la didattica a distanza in questa forma non l’avevamo mai sperimentata. Infatti, questa è sicuramente una sfida nuova per tutti ma per chi è già stato formato o si sta continuando a formare rappresenta, senza dubbio, un’opportunità nonostante le difficoltà umane, sociali, relazionali che si possono avere con i ragazzi. Quest’emergenza può essere vista come un’occasione per noi docenti, per i genitori e per gli alunni di crescere nelle competenze digitali».
La solidarietà anche tra i banchi virtuali
Tutti i ragazzi della provincia reggina grazie anche all’intervento dei carabinieri e della croce rossa sono stati messi nelle condizioni di seguire i programmi con la consegna di tablet alle famiglie indigenti e anche i professori e le scuole vengono assistite in caso di necessità per consentire l’andamento regolare delle attività.
Le difficoltà e i limiti della didattica on line
«Non eravamo pronti a questa situazione ma eravamo pronti in generale alla didattica digitale. Ci sono scuole e docenti che hanno dimostrato di essere più pronti con delle piattaforme già attive, e altre realtà che stanno ancora oggi faticando. Noi stiamo fornendo anche assistenza a docenti di altre scuole quando viene richiesto, per far decollare questo tipo di didattica. Alterniamo le video lezioni in diretta con i ragazzi di cui i ragazzi hanno un gran bisogno psicologico e sociale. Hanno bisogno del contatto con noi, di vederci e di sentirci. Questa rimane una forma surrogata di didattica che non potrà mai sostituire totalmente la scuola tradizionale. È un ottimo metodo di insegnamento per gli adulti ma ai ragazzi serve il ruolo sociale che la scuola ricopre».
Incognita esami di Stato
Intanto rimane l’incognita degli esami di Stato. Confermato il ritorno al passato con la commissione interna ma rimane da capire se verrà confermato il mese di giugno e le modalità.
«Posso confermare da formatore della didattica a distanza che gli esami di Stato non si possono assolutamente svolgere on line».