mercoledì,Aprile 24 2024

Coronavirus, Russo: «Le scuole Fism stanno facendo enormi sforzi per tenere salda la relazione con i bambini e con i genitori»

Il presidente della federazione evidenzia le difficoltà in attesa che il Governo emani il decreto con i contributi strutturali richiesti

Coronavirus, Russo: «Le scuole Fism stanno facendo enormi sforzi per tenere salda la relazione con i bambini e con i genitori»

«In questi tempi di chiusura delle scuole dell’infanzia e dei servizi alla prima infanzia, e di incertezze sulla riapertura, ci sembra necessario dovere condividere, particolarmente con le famiglie che ci hanno affidato i loro bambini ma anche con l’intera comunità territoriale che da sempre ci sostiene, le difficoltà in cui si trovano le scuole Fism e l’impegno che mantengono. Senza alcuna polemica, ma nello stesso tempo senza nasconderci, la parità scolastica si mostra, in questo frangente più che mai, una meta ancora tutta da raggiungere». Così Giuseppe Russo, presidente della Nuova Fism.

«Le nostre scuole non beneficiano di contributi statali tali da permettere alle famiglie di non pagare la retta o alle docenti di continuare ad essere retribuite stando a casa. Da qui il paradosso: tutte, ma proprio tutte, le scuole Fism stanno facendo enormi sforzi per tenere salda la relazione con i bambini e con i genitori, ognuna con le proprie possibilità e peculiarità, Non derogano al loro ruolo di preparare i bambini alla vita, offrendo una costante presenza, pur nella lontananza, che vuole essere a misura 0-6 anni, nel rispetto dei bisogni dei bambini che hanno diritto a continuare ad imparare senza essere sovrastimolati né lasciati soli.

Una “pedagogia della casa” che valorizzi spazi e tempi domestici senza trasformare i genitori in insegnanti. Tutto questo con docenti in cassa integrazione, che a titolo volontaristico e per adesione del cuore ad un progetto educativo di scuola, regalano il loro tempo creando così un fronte di alleanza scuola-famiglia. Tutto questo con famiglie a cui viene richiesto di versare una percentuale della retta mensile, in attesa che il Governo emani il decreto con i contributi strutturali richiesti, per permettere alle scuole di sopravvivere.

Così come da indicazioni Fism Nazionale, infatti, le scuole, salvo casi eccezionali hanno  proposto ai genitori il versamento di una quota necessaria per coprire i costi di gestione. Concreto il rischio che i genitori si sentano discriminati nel loro aver scelto una scuola dell’infanzia paritaria (spesso anche l’unica del paese), nel dover versare una retta e nel vedere proposte didattiche eterogenee e differenti. Un paradosso stringente, tra parità di doveri e diritti negati, di cui ci sentiamo di dover rendere conto.

Un primo grazie accorato è rivolto ai Gestori delle nostre scuole che a titolo volontaristico e con la tenacia che li contraddistingue, si assumono anche in questa fase complicata e incerta, l’onere di garantire la sopravvivenza della scuola. Alle nostre docenti un riconoscimento sincero: senza di loro l’ispirazione cristiana del nostro progetto educativo avrebbe il fiato corto, oggi ancor più di sempre. Ai nostri genitori un grazie sentito, per la comprensione ed il sostegno che ci hanno sempre dato e che siamo fermamente convinti, continueranno a darci».

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