mercoledì,Aprile 24 2024

Reggio Calabria, Calabrò: «Manifestazione d’interesse per i siti all’aperto rivolta alle associazioni»

L’assessore comunale alla valorizzazione del patrimonio culturale spiega: «È la burocrazia il primo nemico per ricominciare»

Reggio Calabria, Calabrò: «Manifestazione d’interesse per i siti all’aperto rivolta alle associazioni»

«È stata la burocrazia il primo nemico del ritorno della attività culturali». A parlare è Irene Calabrò, assessore comunale al bilancio ma anche alla valorizzazione del patrimonio culturale. «Questi protocolli rigidi – prosegue – che sono stati predisposti in ottemperanza ai vari dpcm e tutte le strutture si sono dovute adattare». Arriva però anche una buona notizia: «A breve il Comune indirà una manifestazione d’interesse con la quale metterà a disposizione tutti i siti pubblici all’aperto nei quali sarà consentito a tutte le associazioni di fare iniziative culturali». E nella città dello stretto i siti all’aperto non mancano: il giardino della biblioteca De Nava, la terrazza del Castello aragonese, le aiuole della Mura greche, la villa comunale. Tutti spazi che potranno essere usati per le attività culturali estive.

Cosa ha portato l’esperienza del coronavirus?

«Intanto la cultura non si è mai fermata: come abbiamo visto sulle piattaforme telematiche da subito ci si è organizzati e le attività associative sono state tantissime. Però è mancata la vera essenza dell’associazionismo: cioè la parola stessa socializzare, mancando il contatto manca il confronto, manca lo spirito d’iniziativa ciò che viene fuori dal dialogo che tra le associazioni c’è sempre stato. Questo ha creato una sorta di distanza.

Dalla prima apertura tutte le associazioni mi hanno scritto e chiamato per sapere quando si poteva cominciare, ma piano piano si sono rese conto che le difficoltà non erano solo del Comune ma anche loro per la responsabilità. Per chi ha problemi economici non è questo il momento migliore per attivarsi perché le spese sarebbe superiore alle possibili entrate  tenuto conto del distanziamento della diminuzione dei posti. Un corto circuito che si è creato. Sarà un’estate particolare, sperimentale».

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