giovedì,Marzo 28 2024

Riace “Intrecci” di percorsi, opere e intenzioni: una chiamata per gli artisti

L'intera cittadina, nel mese di agosto, diventerà un percorso museale aperto di arte contemporanea

Riace “Intrecci” di percorsi, opere e intenzioni: una chiamata per gli artisti

Si è aperta a Riace la stagione estiva firmata “Casa della Poetessa” associazione culturale che dal 2016 promuove nel paese dell’accoglienza un’idea di convivenza pacifica e di intercultura attraverso varie forme d’arte pubblica. In questi anni , anche a Placanica e a Camini, vari sono stati gli interventi della “Casa della Poetessa”, il cui merito maggiore è quello di riuscire a creare un via vai regionale e nazionale di artisti, i quali possono usufruire di una residenza negli appartamenti della “Casa della Poetessa”.

«Riace, tuttora magnete per artisti ed attivisti, è però giunta ad un livello di conflitto interno, di asserragliamento sulle proprie posizioni ostili, che impedisce il confronto e lo sviluppo. Se da un lato tale opposizione è comprensibile, perché su Riace è in atto un processo di risignificazione che va ben oltre i confini storici e geografici del villaggio, d’altro canto questo clima erode la vitalità dello spazio pubblico, luogo degli intrecci sociali» afferma Daniela Maggiulli, presidente dell’associazione.

«Se le strade, le piazze e i bar diventano trincee, qualsiasi iniziativa di arte pubblica sconterà dei pregiudizi di appartenenza, di territorialità. E questo va a discapito di tutti coloro che magari vorrebbero unirsi ai gruppi esperenziali che creo, ma non osano fare quel passo in avanti, perché lì avanti c’è un campo di battaglia. Io reclamo la pace come prerequisito fondamentale per accedere all’arte pubblica. Riace è il fulcro dell’operazione artistica internazionale “I viaggiatori” , e come Casa della Poetessa e produttrice di eventi d’arte contemporanea da ben quattro anni io ho tutta la voglia e tutto l’entusiasmo ad essere partner di un progetto del genere, ma come possiamo pensare di coinvolgere i riacesi in un lavoro impavido e grandioso come quello che sta portando avanti Mosciatti senza prima adoperarci e sacrificarci in un meticoloso lavoro di ricucitura del tessuto sociale? Senza prima nutrire con costanza e con delicatezza le anime di chi, qui, è stato travolto da un uragano di proporzioni inimmaginabili?».

Quest’anno, oltre all’usuale variegata offerta culturale, Maggiulli ha pensato all’esposizione performativa “Intrecci”. Nel mese di Agosto tutto il villaggio si tramuta in museo aperto, i muri delle case diventano pareti espositive e i riacesi si fanno custodi di immagini pensate, osservate, accolte, discusse, offerte agli sguardi dei passanti dall’alba al tramonto, riposte al sicuro tra le mura di casa durante la notte. Gli artisti e le artiste interessati all’esposizione possono iscriversi entro il 20 luglio 2020 mandando una mail all’indirizzo [email protected] Oggetto della mail dovrà essere la parola ‘Intrecci’. Il bando è disponibile e scaricabile su https://lucagranato.wixsite.com/intrecci. Perché l’accoglienza torni ad essere prima di tutto un gesto di cura.

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