venerdì,Marzo 29 2024

Monasterace marina, la Luna rossa illumina l’evento culturale “Lectura Dantis”

L’evento culturale è stato messo in scena dalla Pro Loco la Coppa Vitrea di Varapodio

Monasterace marina, la Luna rossa illumina l’evento culturale “Lectura Dantis”

Una fantastica luna rossa ha illuminato lo spettacolo dell’evento culturale “Lectura Dantis” a Monasterace Marina, portato in scena dalla Pro Loco la Coppa Vitrea di Varapodio. La suggestione delle atmosfere infernali è stata caratterizzata dalla scenografia di piazza Porto Salvo allestita con una serie di colonne doriche ed elementi luminosi posti lungo la scalinata ad accentuare nella penombra la magia dei versi immortali di Dante.

Frammenti che sono stati introdotti nella lettura esegetica con una recitazione: Commedia! Perché Dante ha pensato di chiamare la sua opera commedia? Non c’è mica nulla da ridere a veder dannare la gente… I dannati, proprio loro, quelli che hanno sbagliato nella vita, ma sono anche stati “sgamati”, perché il peccato risalta agli occhi di Dante e della sua morale medievale in quanto conosciuto. C’è una sorta di presunzione nel poeta, nel ritenere che ogni uomo, oltre che di giudizio divino, possa essere suscettibile di valutazione terrena della propria coscienza. Egli compie una indagine della coscienza, oggettivandola per certi versi, un esercizio a cui però nessun uomo può e deve ambire.

Dante si erge a giudice, dunque, ma lo fa per un nobile scopo e la poetica dantesca crea una suggestiva notte d’estate che ha registrato notevole consenso di pubblico, coinvolto dai versi della “Commedia”, poema che nel XV secolo diverrà “Divina” grazie a Giovanni Boccaccio. “Fu il poeta Boccaccio, infatti, nel trattato “in lode a Dante” a definirla così per la tematica, poiché narra in versi -terzine per la precisione- il viaggio di dante nell’aldilà, che si conclude con la visione di Dio, nonché per la bellezza poetica e l’altezza di significato dell’opera”, continua l’esegesi.
Uno spettacolo che non si è mai interrotto ed è stato curato in ogni particolare con un’alternanza di musiche e brani di Frisina, Tosti e Morricone, cantati dal tenore Giuseppe Arena con l’accompagnamento al pianoforte di Tatiana Belekanic, che ha incantato il pubblico anche con un inedito.

Il clou dell’evento è stato rappresentato dalle due esegesi curate da Mara Ferraro e dalla lettura del Canto primo e del Canto Quinto eseguite da Luigi Mamone. Una pièce teatrale che ha strappato applausi e aperti consensi di critica del pubblico che ha seguito con attenzione l’intero spettacolo messo in scena anche con alcune coreografie di ballo legate ai temi del primo e del quinto canto dell’Inferno, eseguite da Roberta Ficarra, Fabiana Pace e Bruno Franco.

L’Amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Cesare De Leo, dal presidente del Consiglio Andrea Marino e dal consigliere Daniele Princi, ha elogiato e ringraziato la compagnia della Coppa Vitrea per la qualità dello spettacolo e ha auspicato che possano essere organizzate altre manifestazioni culturali di rilevanza nazionale.

La Città Metropolitana di Reggio Calabria ha calendarizzato e promosso l’evento culturale a Monasterace e crede fortemente in quest’opera tanto da prevedere un ritorno alla scena nella serata del 14 Agosto a Palmi, in una location dal significato prettamente culturale e incantevole quale il mausoleo dedicato a Francesco Cilea: un motivo in più per la compagnia di proporre e contribuire all’importanza dei versi danteschi e alla cultura della produzione nobile della letteratura italiana.

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