giovedì,Aprile 25 2024

Reggio Calabria, dal MarRc alla Pinacoteca le opere del genio futurista Boccioni

Un nuovo percorso espositivo temporaneo con cinque opere grafiche e la scultura in bronzo, appartenenti originariamente alla collezione privata Winston Malbin e pervenute alla collezione Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona

Reggio Calabria, dal MarRc alla Pinacoteca le opere del genio futurista Boccioni

Dal MarRc di Reggio alla Pinacoteca civica tornano le opere di Umberto Boccioni ospitate in mostra al museo nazionale. Una riapertura prestigiosa quella della Pinacoteca civica dopo il lockdown e i lavori di ristrutturazione. Qualche giorno fa l’amministrazione reggina, con l’assessorato alla Valorizzazione del Patrimonio Culturale ha presentato  l’esposizione dal titolo “Umberto Boccioni. Un percorso”, un evento da MARC, Soprintendenza ABAP, Associazione culturale scientifica INSIDE ed Associazione culturale ULYSSES.

Si tratta di un nuovo viaggio espositivo temporaneo dell’importante evento. Le cinque opere grafiche e la scultura in bronzo esposte, appartenenti originariamente alla collezione privata Winston Malbin e poi pervenute alla collezione Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona. Figlio illustre della città dello Stretto, Boccioni (nato nel 1882 a Reggio Calabria) è stato uno dei più importanti pittori e scultori italiani del XX secolo e viene considerato il più autorevole esponente del Futurismo.

«Un ringraziamento particolare all’architetto Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, proprietario delle opere esposte, per aver condiviso questo importante e significativo patrimonio che assume per la città di Reggio» chiarisce l’assessore comunale Irene Calabrò. E aggiunge: «La mostra porta la continuità dal museo alla pinacoteca, ha spessore scientifico perché ci sono le incisioni e disegni preparatori a quadri importanti e famosissimi di Boccioni. Ha anche un valore simbolico perché l’artista è nato a Reggio e finora non avevamo nessuna testimonianza se non una targa dove sorge la casa in cui è nato. Così la pinacoteca, nel contempo, si arricchisce di uno spazio per l’arte contemporanea». La speranza dell’assessore è di poter arricchire questa collezione con altre sempre in possesso di Bilotti. «Innanzitutto  una istallazione con foto originali di Boccioni, anche della sua vita privata e poi anche con un’altra scultura “Forme uniche in movimento nello spazio”, la scultura che Marinetti nel suo scritto ricorda che Boccioni volesse andasse proprio alla città di Reggio».

Boccioni e la sua Reggio

La mostra “Un Percorso” è curata da Marisa Cagliostro, docente di Storia dell’Architettura presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e componente del Comitato Scientifico del MArRC e dalla dottoressa Chiara Corazziere. Boccioni a Reggio non è solo nato ed è andato via. «Ha vissuto i primi anni qui col padre, commesso di prefettura, per poi seguirlo a Catania e al Sud frequentò le scuole inferiori. – afferma Cagliostro –  alcuni critici hanno individuato un Boccioni meridionale: per la sua luce, il mare. Parliamo di Maurizio Calvesi il suo maggiore critico, Alberto Dambruoso che ha fatto l’ultimo catalogo completo delle opere di Boccioni e lo ha presentato qui qualche mese fa e Tonino Sicoli che è il direttore del Maon (Museo dell’arte dall’Ottocento al Novecento) di Rende che ha ospitato le opere di Boccioni».

La storia di Boccioni prosegue a Reggio anche dopo la sua morte. «Marinetti voleva che ci fosse una scultura di Boccioni nella città dello Stretto e sperava di farlo ma vi riuscì. Così i reggini, presi anche dalla ricostruzione dopo il terremoto si dimenticarono di lui i reggini. Ma nel 1933, alcuni futuristi siciliani, scrissero al podestà reggino affinché celebrasse la figura di Boccioni. Il podestà accettò e al teatro Siracusa, Marinetti fece un discorso di commemorazione di Boccioni e una cena futurista al Miramare».

Boccioni, le opere alla Pinacoteca

Le cinque opere grafiche esposte, appartenenti originariamente alla Collezione privata Winston Malbin e poi pervenuti alla Collezione Bilotti, costituiscono un piccolo, ma fondamentale Corpus, fino ad oggi inedito, dal punto di vista critico ed espositivo, che consente una più ampia visione del percorso grafico dell’artista nel primo decennio del Novecento. Arricchisce ulteriormente l’esposizione, la scultura in bronzo Sviluppo di una bottiglia nello spazio, anch’essa della Collezione Bilotti, ideata nel 1912, il cui gesso fu, dopo la morte di Boccioni e varie vicissitudini, fortunosamente recuperato da una discarica milanese, in pezzi colorati di rosso minio, e ricostruito, per poi dare seguito ad alcune riproduzioni che si trovano in prestigiosi musei e collezioni private.

Pinacoteca, gli orari della mostra

La mostra sarà visitabile al pubblico nelle giornate di mercoledì e venerdì, dalle ore 9 alle ore 12.30 (ultimo ingresso) su prenotazione. Per prenotare le visite o per info chiamare al numero 0965/324822, o inviare mail al seguente indirizzo: [email protected]

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