venerdì,Marzo 29 2024

É Gina Cuzzocrea, la prima avvocata iscritta nel 1949 all’albo del foro di Reggio Calabria

Una targa della sezione reggina del Movimento forense: «La sua scelta controcorrente ha aperto la strada alla future avvocate reggina, abbattendo gli stereotipo dell'epoca che ci volevano a casa»

É Gina Cuzzocrea, la prima avvocata iscritta nel 1949 all’albo del foro di Reggio Calabria

Compirà 99 anni il prossimo febbraio, ma fino a qualche giorno fa elargiva consigli legali alla sua badante. L’avvocata Giuseppina Cuzzocrea, detta Gina, ha il primato di essere la prima donna ad iscriversi nell’albo dei procuratori legali e degli avvocati del foro di Reggio Calabria nel lontano 3 aprile del 1949.

A “scovarla” cercando negli archivi è stata la sezione reggina del Movimento forense, presieduta dall’avvocato Domenico Callea. Qualche giorno fa l’omaggio floreale, la targa e la copia dell’albo d’epoca sono state consegnate all’avvocata nella sua abitazione.

Una notizia che nel 1949 aveva fatto scalpore, per la giovane donna che, dismessi i panni della madre, della donna del focolare, aveva preso i fascicoli sotto il braccio, dedicandosi, dopo la laurea, anima e corpo alla professione forense, e specializzandosi in diritto civile. Una scelta inusuale e coraggiosa e soprattutto in controtendenza. Tanto che riviste dell’epoca avevano dedicato fior di articoli all’avvocata reggina.

«Gina Cuzzocrea, dolce moderata, di pochi gesti, di parole dette a bassa voce, si laureò a Messina nel 1946. Il giorno che venne a casa laureata brindisi festeggiamenti in casa e fuori, poi un familiare le rivolse una domanda molto naturale le chiesero “Che farai adesso?”. Lei quasi si stupì e rispose sempre a mezza voce che avrebbe esercitato. “Esercitato cosa?” domandarono ancora quelli di casa. “Ma l’avvocatura” rispose Gina divertita.

Sapete che cos’è un silenzio che scoppia? Ebbene fra tutta quella gente scoppiò il silenzio improvvisamente. L’avvocatura, lei così dolce, con quell’aria riservata, lei sempre attaccato i bambini alle bambole, agli alberi di Natale? Gina Cuzzocrea avvocato civilista del foro di Reggio pronunciò le sua prima arringa con la solita mezza voce, con i soliti sorrisi buoni, senza un solo punto esclamativo. Naturalmente ottenne l’assoluzione del suo difeso perché non c’è presidente al mondo che possa condannare uno difeso della signorina Cuzzocrea con tanta grazia, con tanta saggezza, con quel suo accurato ignorare l’esistenza del punto esclamativo». Così scriveva di lei Nando Sanpietro su Grazia.

Come chiarisce l’avvocato Monica Delle Donne, del direttivo: «Il movimento forense è un’associazione di categoria che si occupa delle problematiche degli avvocati, è presente a livello nazionale con diverse sedi a Roma, Milano. La sezione reggina è stata istituita da poco, nel 2019 abbiamo fatto il primo convegno, poi con lo scoppio della pandemia ci siamo dovuti fermare. Oggi finalmente, con il presidente Callea ed altre colleghe del direttivo, omaggiamo la prima donna iscritta all’Albo degli avvocati e procuratori legali di Reggio Calabria nel lontano 3 aprile 1949, Giuseppina Cuzzocrea.

Prima della pandemia avremmo dovuto consegnare la targa l’8 marzo 2020, con la motivazione che essendo la prima donna iscritta all’albo del foro reggino ha aperto la strada alla future avvocate della città, abbattendo gli stereotipo dell’epoca che ci volevano a casa, in cucina, a badare alla famiglia come era stato fino ad allora. Si tratta del periodo post bellico per cui è ancora più pregnante la forza di questa donna di voler uscire dalle convenzioni dell’epoca».

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