giovedì,Aprile 25 2024

Sette anni senza Rodolfo Chirico: dimenticato drammaturgo, regista e poeta reggino

Fondatore del Teatro Calabria, più volte era stato direttore artistico del Teatro “Cilea” e maestro di numerosi artisti di caratura nazionale

Sette anni senza Rodolfo Chirico: dimenticato drammaturgo, regista e poeta reggino

Sette anni senza Rodolfo Chirico. Il 5 dicembre 2013, dopo una lunga malattia, si spense il drammaturgo, regista e poeta reggino, figura di spicco della cultura calabrese, esponente di spicco del teatro reggino. Più volte era stato direttore artistico del Teatro “Cilea” e maestro di numerosi artisti di caratura nazionale.

Una morte che lascia l’amaro in bocca almeno di due volte: oltre alla perdita dell’eccellente figura artistica c’è il vuoto lasciato intorno: un vuoto che è fatto di mancanza di memoria, da un lato e dall’altro di mancata salvaguardia di ciò che il maestro Chirico aveva creato. Il Teatro Calabria, di cui lo stesso era stato fondatore, è sparito insieme a lui. E non importa quando con fatica e amore era stato seminato, alle richieste d’aiuto della moglie di Chirico fatte alle istituzioni, non ha fatto seguito nessuna risposta. Adesso, oltre ai suoi libri,  i saggi, le poesie ed ai suoi lavori teatrali non rimane nulla, se non il bene nel ricordo di chi lo ha conosciuto.

Per scorgere la grandezza di questa figura artistica basta leggere al biografia. Il Teatro Calabria era nato per diffondere la cultura artistica poetico-teatrale, come laboratorio permanente di ricerca d’espressione creativa e di lettura critica della realtà, tentando di indicare e rappresentare il problema del vivere dell’uomo.

Nel 1990, il Comune di Reggio Calabria aveva nominato Chirico direttore artistico del teatro “Francesco Cilea” per le rassegne di prosa invernali ed estive. Un incarico che diede il via a preziose sinergie con strutture di drammaturgia nazionali ed europee: tra le quali, il “Piccolo Teatro di Milano, Teatro d’Europa”; la “Scuola Civica Paolo Grassi”; “l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica S. D’Amico”; “l’Istituto Nazionale del Dramma Antico” di Siracusa; e le maggiori compagnie di prosa nazionali.

La moglie ricorda l’aneddoto dell’ingresso insieme a Carla Fracci, all’interno del teatro Cilea prima che fosse risistemato, con l’acqua che gocciolava e la ballerina che chiedeva al maestro di fare attenzione. Una vita spesa nella cultura per tenere alto il nome della città dello Stretto e adesso solo oblio.

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