giovedì,Aprile 25 2024

Ktf 2020, Calopresti: «Portiamo il festival nelle case dei calabresi»

Presentata ufficialmente la 22esima edizione della kermesse. Si parte stasera con Mimmo Cavallaro. Diretta web su LaCNews24 dalle 18

Ktf 2020, Calopresti: «Portiamo il festival nelle case dei calabresi»

«Cercheremo di entrare dentro le case di tutti, di far ballare i calabresi in salotto». Così il direttore artistico del Kaulonia Tarantella Festival ha presentato l’edizione 2020 del Kaulonia Tarantella Festival, che parte oggi all’auditorium “Frammartino”. «C’è la tradizione classica insieme alla possibilità di iniziare a pensare a qualcosa che vada oltre Caulonia – ha rimarcato il regista, reduce dal successo cinematografico di “Aspromonte” – Un festival “ultra”, che va molto lontano».

A tenere a battesimo la manifestazione, che quest’anno per effetto delle norme anti-Covid si terrà a porte chiuse, sarà Mimmo Cavallaro, il re della musica popolare calabrese. Il cantautore, già attivo da una decina d’anni, si è affermato tra gli artisti del movimento Taranta Power fondato da Eugenio Bennato, accanto al quale si è esibito in Italia e in vari paesi europei.

Cavallaro si affaccia al mondo della musica popolare inizialmente come interprete della tradizione calabrese, una cultura di cui fa parte in quanto nato e cresciuto in quell’ambiente che lo accompagna anche lungo il suo percorso artistico, e che cerca di approfondire attraverso indagini sul campo, registrando le voci degli ultimi testimoni diretti di quella realtà musicale.

Sul palco dell’auditorium presenterà lo spettacolo dal titolo “Sacro e profano, la musica dentro la tradizione”, un prodotto discografico che racchiude i brani più significativi del suo periodo di ricerca, dividendoli in due categorie: quelli di carattere sacro (canti di natale e canti pasquali) e quelli di matrice laica (canzoni d’amore, spartenza, sdegno ed episodi di vita quotidiana legati al mondo del lavoro). Pezzi dal forte contenuto poetico e dal sound raffinato, moderno ma senza tradire il linguaggio originario.

«Sarà un festival speciale – ha osservato il sindaco Caterina Belcastro – Speriamo di lasciarci alle spalle mesi di preoccupazioni e restrizioni. Da questo palco vogliamo lanciare un messaggio di speranza, nella certezza che tutto tornerà come prima».

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