giovedì,Marzo 28 2024

Arte e cultura, il Museo diocesano riapre le porte ai visitatori

Con l’ingresso in zona gialla riapre la struttura, con nuovi orari e garantendo visite in assoluta sicurezza alle preziose collezioni

Arte e cultura, il Museo diocesano riapre le porte ai visitatori

E con l’ingresso in zona gialla a Reggio Calabria ha riaperto martedì scorso il Museo diocesano, garantendo la visita in assoluta sicurezza alle proprie preziose collezioni. Il Museo diocesano di Reggio Calabria durante la chiusura al pubblico non è rimasto silente, ma ha continuato a raccontare arte e storia delle proprie collezioni sui canali social.  «La presenza dei visitatori è stata fin qui piuttosto timida, ma tale, comunque, da esprimere il desiderio di riappropriarsi dei luoghi d’arte, di rinsaldare il proprio legame con la cultura del territorio» chiarisce la direttrice Lucia Lojacono.

Nuovi orari di apertura

Ed aggiunge «Abbiamo temporaneamente modificato gli orari di apertura, sostituendo il lunedì al sabato, come si sa permane l’obbligo di chiusura dei Musei nel weekend, e introducendo la novità di un’apertura prolungata al venerdì tra le 9 e le 17».

Il Museo diocesano rinnova il proprio invito alle Scuole, come spiega Lojacono «Abbiamo già ricevuto i primi riscontri, offrendo percorsi didattici che si avvalgono delle nuove strategie digitali, in particolare con la possibilità di erogare il servizio a Distanza (DAD), mediante l’utilizzo della piattaforma G Suite o altra eventualmente supportata (Zoom, etc.); ed ancora in aula con intervento dell’educatore che proporrà l’attività nelle sedi scolastiche coinvolte, con modalità condivise con i docenti. In ultimo con percorsi itineranti in Museo e nelle chiese della città, prevedendo visite guidate in piccoli gruppi presso i luoghi di interesse.

Le attività didattiche sviluppano tematiche diverse, partendo dalle collezioni del Museo, coinvolgendo opere e artisti della storia dell’arte regionale e italiana, tali da creare un’offerta interdisciplinare che accresca le competenze degli studenti e solleciti le loro capacità di apprendimento».

Il Museo diocesano durante i mesi di chiusura «si è preso cura dei più piccoli attraverso il lancio di attività educative online; si è preso cura di nuovi progetti che, nei prossimi mesi, ne miglioreranno accessibilità attraverso la realizzazione di riproduzioni 3D delle opere per i pubblici con disabilità visive e applicativi audio per uno storytelling innovativo e inedito anche in lingua inglese.

Riaprire da subito ha inteso esprimere un nuovo concreto segnale di speranza, ma adesso spetta alla cittadinanza, alle associazioni, alle Scuole riscontrare tale sforzo lasciandosi “contagiare da Bellezza” per usare uno dei tanti slogan fatti nostri in tempo di chiusura, attraverso la comunicazione sui social».

top