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“Luoghi del cuore” Fai 2020, i bronzi di Riace sono 734° posto con 133 voti

Il primo sito della provincia reggina è al 193° posto il “Sentiero del Brigante” a Gambarie con 2.301 voti

“Luoghi del cuore” Fai 2020, i bronzi di Riace sono 734° posto con 133 voti

Quando si pensa ad un luogo del cuore di Reggio e della sua provincia in mente vengono i bronzi di Riace, simbolo della città e del suo legame indissolubile col passato, o ancora andando alla provincia ai meravigliosi parchi archeologici versante ionico e tirrenico, o alla bellezza di Scilla. e invece no. I dati raccolti per il 2020  per il  “luogo del cuore” Fai riservano grandissime sorprese. Nonostante le difficoltà della pandemia con ben 2.353.932 voti, gli italiani hanno voluto dimostrare il loro amore per il patrimonio culturale e ambientale italiano.

Il 25 febbraio sono arrivati i vincitori della decima edizione del censimento del Fai, il Fondo per l’ambiente italiano, realizzato in collaborazione con Intesa San Paolo ossia il più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio che permette ai cittadini di segnalare al Fai attraverso un censimento biennale i luoghi da non dimenticare.

Una classifica in cui svetta la Cuneo-Ventimiglia-Nizza: La Ferrovia Delle Meraviglie con 75.586 voti, al secondo posto il Castello e parco di Sammezzano a Reggello, Firenze con 62.690 ed Castello Di Brescia con 43.469. La Calabria è un pozzo di ricchezze culturali da ogni punto di vista, a partire dall’archeologia, continuando con la paesaggistica, i palazzi storici, le chiese. Eppure per trovare il primo sito calabrese bisogna andare al 66° posto con i 5.471 voti riservati al Complesso Monastico Basiliano Di Santa Maria Del Patire a Corigliano Rossano, Cosenza.

E per trovare il primo sito della provincia di Reggio bisogna scendere fino al 193° posto dove, a sorpresa, si piazza con 2.301 voti il “Sentiero del Brigante” a Gambarie. Come chiarisce lo stesso sito del Fai, il sentiero è inserito nell’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Si tratta un cammino che si sviluppa per circa 130 km tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Parco Naturale Regionale delle Serre.

Ha inizio a Gambarie, località turistica in Aspromonte, e si sviluppa lungo la linea di crinale fino alle Serre Calabre. Deve il suo nome a storie e leggende di eroi e briganti che hanno percorso quel tratto, a partire dallo schiavo ribelle Spartaco, che tentò di risalire la penisola per conquistare Roma, altri fuorilegge, più o meno noti, definiti briganti, hanno trovato rifugio, appoggi e vie di fuga tra l’Aspromonte e le Serre. Il più celebre è il leggendario Nino Martino.

Serve arrivare al 214° per ritrovare, in provincia di Reggio Calabria con 2.059 voti la Villa Romana di Casignana. Un’area archeologica che si estende per circa 15 ettari a monte e a mare della SS.106, e il suo nucleo centrale e monumentale, cui si riferiscono i ruderi oggi visibili, è rappresentato da una grande villa extraurbana, con ambienti termali e residenziali, che costituisce uno dei complessi più importanti di epoca romana dell’Italia Meridionale, e conserva il più vasto nucleo di mosaici finora noto in Calabria.

Molto più giù, anche come numero di voti, terzo posto al Forte Siacci di Matiniti, sui colli che dominano lo Stretto di Messina a Campo Calabro che totalizza 771 voti e si piazza 361°. È attualmente visitabile in alcuni percorsi già resi fruibili da un primo intervento di ripristino dell’accessibilità ai fossati ed ai terrazzi.

E dove sono finite, vi domanderete, le meraviglie archeologiche, i bronzi ed il resto? Il Parco e Museo Archeologico Dell’antica Kaulonìa a Monasterace Marina, è 535° con soli 354. La Scalinata Di Polistena Vecchia Polistena, è 540° con 347. Andiamo avanti nel fondo della classifica con una delle meraviglie che ci invidia tutto il mondo: Castello e borgo di Scilla al 695° con 172 voti. Chiudiamo con i nostri amati bronzi di Riace che sono al 734° posto con 133 voti. Un passo prima di Villa Zerbi, sul lungomare di Reggio Calabria, al 735° posto e con 12 voti.

Dati che impongono una seria riflessione sul valore che viene dato da chi ci governa ai tesori che abbiamo ogni giorno sotto i nostri occhi e naturalmente meriterebbero maggiore visibilità, in quanto tali ed in quanto fonte di ricchezza inesauribile e motore per l’economia.

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