giovedì,Aprile 25 2024

Servizi educativi, c’è l’avviso pubblico per il sostegno alle famiglie ma non c’è l’impegno di spesa

La denuncia di Cento (Coordinatore regionale Sud & infanzia in rete): «Per le scuole paritarie dell’infanzia nemmeno convocati senza convocare i gestori dei servizi»

Servizi educativi, c’è l’avviso pubblico per il sostegno alle famiglie ma non c’è l’impegno di spesa

Il Settore Politiche sociali del Comune di Reggio Calabria ha pubblicato l’avviso per il sostegno alle famiglie per la frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia comunali e privati e per le scuole paritarie dell’infanzia senza impegno di spesa e senza convocare i gestori dei servizi privati. La denuncia arriva da Demetrio Cento, Coordinatore regionale Sud & infanzia in rete «Già a fine anno 2020 avevamo segnalato agli Assessori alle Politiche sociali e all’Istruzione l’urgenza di impegnare le risorse assegnate all’Ambito territoriale di Reggio Calabria, pari ad euro 2.680.650,06, dormienti nelle casse comunali.

Tra l’altro avevamo già paventato il rischio che il mancato impegno di spesa di tali somme entro la fine dell’anno avrebbero causato, perlomeno, la necessità di non poter utilizzare le risorse prima dell’approvazione del bilancio previsionale, con tutti gli ulteriori limiti connessi ai comuni assoggettati a piano di riequilibrio, come il nostro.

Ma a nulla sono servite le plurime comunicazioni inviate da “Sud & Infanzia” all’Assessore alle Politiche Sociali, Demetrio Delfino, e all’Assessore all’Istruzione, Rosanna Scopelliti, insomma palese è stata la scarsa attenzione nei confronti di minori e famiglie, ma anche la grave disattenzione verso i gestori del privato sociale che sino ad oggi hanno sostenuto gran parte dell’offerta educativa del territorio cittadino».

Sottolinea Cento che l’avviso pubblicato presenta alcuni punti interrogativi. «Non specifica se tra le mensilità per le quali le famiglie potranno richiede il contributo per le spese scolastiche, sostenute nell’annualità 2020/2021, siano computabili anche quelle precedenti la data di pubblicazione dell’avviso. Conseguentemente è evidente che qualora tali pregresse mensilità siano ammissibili, il rimborso del voucher mensile, per come previsto direttamente al gestore dei servizio (previo eventuale conguaglio da parte della famiglia), appare complesso e articolato avendo il gestore ricevuto integralmente il pagamento della retta e stante le obbiettive difficoltà operative conseguenti a tale scelta.

Il modulo di domanda per l’accesso al contributo non prevede l’indicazione del numero di mensilità dell’anno scolastico per le quali si richiede il contributo, prevedendo unicamente l’indicazione della retta mensile, pertanto incomprensibile appare il criterio con il quale potrà essere valutato l’importo massimo spettante a ogni beneficiario, per l’intero anno scolastico, nel rispetto dei massimali indicati nella tabella 4 riportata all’art. 4 dell’avviso. Per quanto riguarda i servizi educativi è prevista unicamente la possibilità di cumulo con il bonus Asilo nido dell’Inps, senza che per gli stessi utenti sia previsto l’obbligo della richiesta, riducendo con ciò le risorse disponibili per la fascia 0-3 anni a discapito di un maggior numero di utenti che potrebbero fruire del beneficio posto a bando».

Ed ancora è previsto «che il genitore possa presentare richiesta di concessione del contributo a condizione che il gestore del servizio sottoscriva per accettazione le indicazioni previste dall’art. 5 del suddetto avviso. Il tutto senza alcuna specifica garanzia sui tempi entro i quali saranno rimborsati ai gestori i contributi mensili riconosciuti ai beneficiari. Peraltro una tale condizione richiederebbe quantomeno una condivisione preliminare proprio con i gestori dei servizi che, in mancanza, si ritrovano “tirati in ballo” nell’avviso senza esserne preliminarmente a conoscenza. In pratica si chiede ai gestori di sostenere i servizi attraverso congrue anticipazioni sui costi del servizio per un tempo illimitato e senza offrire alcuna garanzia e/o concordamento. Difatti tale condizione è confermata da quanto riportato nella stessa determinazione n. 607 del 26/02/2021 nella quale il dirigente di settore, rimarcando la carenza dell’impegno di spesa, rimanda ad un successivo provvedimento dirigenziale a seguito dell’approvazione del bilancio previsionale, ciò a causa del mancato impegno di spesa non assunto entro la fine del 2020.

Rammentiamo che a tutt’oggi è ancora in essere il piano di riequilibrio né tantomeno risulta confermata la richiesta di un’uscita anticipata dal piano alla Corte dei Conti. Stante tutto ciò, sono ancora in itinere i vincoli Sud & Infanzia in Rete Vico Petrillina dir. II n. 11- Reggio Calabria Email: [email protected] del piano che naturalmente si ripercuotono anche sulle somme non impegnate a tutt’oggi in avanzo vincolato. Altresì, prendiamo atto che unitamente all’assenza di concertazione i gestori dei servizi educativi e delle scuole paritarie dell’infanzia, mai consultati, ignari delle decisioni che li coinvolgono direttamente, si ritrovano precettati ad accettare le condizioni prefissate dall’avviso, con l’onere di sostenere l’esosa anticipazione mensile del contributo concesso ai beneficiari, senza impegno di spesa da parte dell’amministrazione comunale e in assenza di certezza sulla liquidazione e sui termini dei rimborsi dei contributi che saranno riconosciuti ai beneficiari.

Considerando gli estenuanti tempi, canonicamente necessari all’amministrazione comunale per rimborsare i crediti ai gestori dei servizi, tra l’altro ancora in attesa delle liquidazioni dei centri estivi, è alquanto evidente che l’avviso pubblico emanato, per come concepito, pone ulteriori difficoltà finanziarie agli organismi del privato sociale, stante le condizioni insostenibili previste dallo stesso bando, se pur in presenza delle risorse inviate al Comune sin dal mese di novembre 2020».

Prosegue il coordinatore regionale «Queste limitazioni, unitamente alla carenza di concertazione con i gestori dei servizi del privato sociale comportano un forte disincentivo ed inficiano la concreta partecipazione delle famiglie e dei gestori all’avviso pubblico per la concessione dei contributi per l’abbattimento delle rette Posto anche che i gravi ritardi sin qui accumulati nella gestione delle risorse del piano di azione pluriennale destinato allo zero-sei non sono stati sufficienti per la pubblicazione degli ulteriori avvisi pubblici relativi alla concessione dei contributi riservati ai gestori dei servizi educativi e delle scuole paritarie dell’infanzia e per quelli assegnati per la formazione del personale educativo e scolastico.

In aggiunta, rammentiamo all’Assessore alle Politiche sociali che l’inefficienza dell’indirizzo politico è tra l’altro sottolineata dalla scelta di affidare ad una società esterna la predisposizione dei dati necessari per la stesura del piano di zona (affidamento di cui, comunque, non si trova riscontro negli atti amministrativi), i quali invece, attraverso l’ordinario monitoraggio dei servizi del territorio e del fabbisogno, dovrebbero essere già in possesso del settore di competenza.

Nè tantomeno è condivisibile la dichiarazione dell’Assessore Delfino: “Contiamo di realizzare tutto ciò entro l’anno e sarà una vera rivoluzione per la nostra città”. Difatti, siamo preoccupati per tale incauta dichiarazione poiché documenta i limiti conoscitivi circa la reale necessità di definire velocemente il piano di zona, strumento necessario per la programmazione del sistema dei servizi sociali dell’Ambito territoriale della città di Reggio Calabria. È evidente che sino all’approvazione di tale strumento di programmazione sociale, non sarà possibile utilizzare in pieno le risorse che giacciono nelle casse comunali e avviare le procedure necessarie per trasferire le stesse alle famiglie, ai minori, ai disabili, agli anziani e in generale a tutti i cittadini che maggiormente vivono condizioni di disagio e di difficoltà socio economiche.

Attendiamo quindi che siano avviati celermente i tavoli tematici di concertazione con gli organismi del terzo settore, per l’analisi delle istanze e dei bisogni della comunità, per elaborare la mappa delle risposte e dei soggetti erogatori, e per l’avvio della coprogettazione dello stesso piano di zona.

Conclude Cento « incredibile, quindi, come l’assessore ritenga che sia necessario perlomeno tutto l’anno per giungere ad approvare uno strumento fondamentale per sostenere la spesa sociale dell’ambito, ed è cosi che nell’attesa si decifra il mancato impegno dei circa 7.000.000 di euro, di vari fondi assegnati dai vari Ministeri e dalla Regione Calabria, che giacciono ancora nelle casse comunali concretamente non spesi, nel mentre un’amministrazione efficiente dovrebbe approvare il piano di zona nell’arco di pochi mesi.

Per ultimo sottolineiamo che le famiglie di 8.500 bambini tra zero e sei anni e i gestori dei servizi educativi e di istruzione attendono quindi che il settore Welfare del Comune di Reggio Calabria proceda celermente all’emanazione degli atti amministrativi e all’assunzione dell’impegno di spesa delle risorse assegnate a valere sul piano di azione pluriennale, già incassate nelle casse comunali sin dal mese di novembre 2020, per le quali luglio 2021 è il termine ultimo assegnato dal Ministero entro il quale dovranno essere integralmente liquidate».

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